Pianeta America
Wall Street recupera ma non cambia direzione

Tornano a guadagnare gli indici di Borsa americani e ancora una volta riescono a recuperare dopo una seduta appesantita da timori geopolitici anche se dati i volumi molto sottili il movimento di oggi è più un segnale opportunistico che un cambiamento deciso di direzione, secondo Kenny Polcari, Direttore delle operazioni sul floor per O'Neil Securities. Un mercato in grado di rialzarsi e di ponderare oggettivamente la situazione, secondo Kenny, che racconta come gli investitori, dopo l’iniziale reazione nervosa, si siano resi conto che la situazione non è ancora fuori controllo e siano tornati a concentrarsi sulle trimestrali e sui dati economici. è avvenuto anche nel corso della seduta di ieri quando i listini hanno recuperato dai minimi sulla scia di segnali positivi dalla comunità internazionale, a lavoro per risolvere la situazione a Gaza e arrivare ad una soluzione in Ucraina. E il mercato monitora soprattutto la situazione Israele-Gaza, dice Kenny che ritiene che sia la situazione in Medio Oriente a spaventare i mercati. I buyers non vogliono allontanarsi dal mercato ed è per questo che abbiamo visto reazioni nervose al ribasso, ma più contenute rispetto al passato, nonostante i timori geopolitici c’è sempre qualcuno pronto ad entrare ed acquistare sul mercato, sottolinea Kenny. Il recupero di oggi non è aggressivo, è dato più da un allontanamento dei sellers che ad un invasione di buyers aggressivi.

Lo S&P 500 oggi tenta di testare nuovamente 1985, il massimo intraday toccato qualche settimana fa. L’indice è rimasto fermo entro il range 1960-1980 nelle ultime settimane e adesso dovrà scegliere se andare avanti e testare nuovi massimi o indietreggiare. Secondo Kenny non c’è al momento molto supporto alle vendite e quindi l’indice si dirigerà verso i 2000 punti dove troverà una resistenza naturale e darà quindi tempo all’economia di recuperare ancora e giustificare almeno un pò di più le attuali valutazioni. Per adesso intanto arrivano indicazioni positive dagli utili che nella gran parte dei casi hanno battuto le stime degli analisti anche a livello di fatturato. Quindi per ora nessuna sorpresa per il mercato che potrebbe trovarsi spiazzato solo in caso di utili particolarmente deludenti nelle prossime settimane. Se non vedremo utili inferiori alle attese, dice Kenny, allora l’azionario globale si confermerà ancora il posto migliore per gli investimenti.
I volumi bassi in questo momento sono un’altra indicazione che gli operatori, e soprattutto i maggiori gestori, sono ancora molto pazienti e non hanno motivo per entrare aggressivamente sul mercato prima di avere un quadro internazionale ed economico più chiaro.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.
 

 

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...