Wall Street rimane in trading range

- 23/04/2015
Continua la stagione degli utili e gli indici sembrano muoversi ancora entro una banda di oscillazione molto limitata. Poca convinzione, nessun motivo per superare le resistenze e per scendere sotto il supporto, che corrisponde alla media a 50 giorni, sottolinea Kenneth Polcari, direttore delle operazioni sul floor per O’Neil Securities, che si aspettava di vedere maggiore volatilità e alti volumi in questa stagione di trimestrali, contrariamente a quanto accaduto. Secondo Kenny il recente movimento rientra in una fase di consolidamento e non e’ imminente invece una fase di correzione per i listini. Una correzione di solito e’ accompagnata da un movimento al ribasso netto e decisivo e da forti volumi di vendita, invece adesso notiamo poca volatilità e scarsi volumi. Gli utili fino a questo momento hanno, nell’80% dei casi, battuto le stime (deboli) degli analisti e le pressioni geopolitiche – da una parte il futuro della Grecia e dall’altra Iran e Arabia Saudita – tengono i mercati sulle spine.
Questa settimana e la prossima saranno dominate dagli utili societari, quindi gli investitori si concentreranno soprattutto su temi micro e meno su temi macro. Gia’ oggi i mercati non hanno di fatto reagito ai dati migliori del previsto sul mercato immobiliare, concentrati sui conti delle società.
Il fattore Grecia tuttavia continua a rubare parte dell’attenzione degli operatori. Kenny sottolinea che gli europei stanno perdendo fiducia nella Grecia e le ultime richieste mettono a rischio la credibilità del Paese. Un’uscita della Grecia dall’euro, ancora secondo Kenny, non e’ da escludere e sarebbe accolta tiepidamente dai mercati, già preparati allo scoppio di una crisi con gli investitori internazionali che hanno limitato l’esposizione al Paese o hanno fatto in modo di poter beneficiare dalla crisi. Kenny ritiene infatti che un’eventuale Grexit potrebbe innescare un rally per i mercati.
Lo S&P 500 contratta oggi circa a meta’ della banda di oscillazione tra il supporto di 2085 e la resistenza 2111 e secondo Kenny resterà in questa zona fino alla fine della settimana. La prossima settimana avremo indicazioni dalla Federal Reserve ma i risultati trimestrali domineranno ancora l’attenzione con il mercato che premierà o penalizzerà i titoli delle società che pubblicheranno i conti. Ci avviciniamo al mese di maggio e all’estate e, a meno che non avremo importanti eventi (ed e’ escluso un aumento dei tassi di interesse almeno fino all’autunno secondo Kenny) gli indici estenderanno questa fase di consolidamento, non c’e’ motivo di salire o scendere drammaticamente.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.