Wall Street spera in maggiore trasparenza sul QE3

- 19/06/2013
Ci siamo, il FOMC ha iniziato la sua riunione di due giorni e le speculazioni sul mercato continuano in attesa della conferenza stampa di Ben Bernanke di domani. Un mercato, quello di oggi, che ignora i dati economici che arrivano da Stati Uniti, Europa e Cina, come sottolinea Mark Otto, Designated Market Maker per Knight Capital Americas. Al mercato non piace l’incertezza e la volatilità ha dominato nelle ultime due settimane. Da domani ritornerà la calma sui mercati? Ben Bernanke riporterà il sereno o alimenterà le preoccupazioni degli investitori? Mark ricorda che le aspettative sono nella gran parte dei casi per una conferma del linguaggio utilizzato fino a questo momento dal FOMC, per poter lasciare tutte le opzioni sul tavolo in attesa di nuove indicazioni economiche.
Il sondaggio mensile del Wall Street Journal, condotto tra economisti del settore privato, mostra che le aspettative sono in media per un inizio delle riduzioni degli stimoli ad ottobre e per una fine del QE3 non prima del maggio del 2014 (quindi non sono per quella brusca interruzione temuta dal mercato). Dallo stesso sondaggio emerge che le previsioni per il Pil sono per un 2,3% per il 2013 e per un 2,8% per il prossimo anno. Stime meno ottimiste di quelle elaborate dalla Federal Reserve. Che per ora – almeno fino a domani – sono per una crescita al 2,6% quest’anno e al 3,2% nel 2014. Ma si tratta delle stime pubblicate in marzo che potrebbero essere ritoccate domani. E proprio a queste stime il mercato guarderà con molta attenzione perchè dai numeri dipenderà la possibilità di un calo delle operazioni di acquisto di bond. Se le previsioni verranno confermate il mercato crederà che la Fed sia pronta per diminuire gli stimoli a fine anno; se le previsioni saranno riviste al ribasso il mercato crederà che la Fed manterrà invariate le operazioni ancora per mesi. Più trasparenza? Non proprio.
Mark mi ricorda che in media le aspettative sarebbero per una riduzione del QE3 da $85 miliardi mensili a $50 miliardi e si chiede in realtà se forse non sarebbe più saggio da parte della Federal Reserve iniziare a ridurre le operazioni gradualmente cominciando prima e abbassando il totale degli acquisti di soli $10 miliardi di dollari mensili alla volta per testare il mercato e adattarsi alle reazioni dello stesso.
Aspettiamoci intanto volatilità oggi e domani mattina. I livelli dello S&P 500 da monitorare secondo Mark: resistenze 1658 e 1669; supporti 1631, 1613, 1697 (media a 50 giorni).
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.