Piazza Affari
A Piazza Affari il riallineamento è completato

Tempo c’è voluto; ma alla fine la borsa italiana si è piegata alle prescrizioni cicliche e stagionali. La fiammata sperimentata dalla seconda metà di maggio alla prima decade di giugno era un fuoco di paglia: una “trappola per tori”, che ha condotto al superamento del massimo di inizio aprile, scatenando l’entusiasmo e inducendo gli investitori – rimasti fino a quel momento ai margini del mercato – a rompere gli indugi. La batosta subito nell’ultimo mese riporta il mercato sugli stressi livelli minimi raggiunto dopo il massimo primaverile. Con l’indice MIB che secondo gli analisti tecnici poggia su un supporto di cruciale importanza.
Il boom di Piazza Affari non era imprevedibile. Ad inizio anno l’analisi ciclica e stagionale (in blue, nel grafico) proponeva una evoluzione che avrebbe condotto ad un massimo a metà aprile. L’indice MIB (in fucsia) ha assecondato appieno questa prescrizione, raggiungendo il top con un paio di settimane di anticipo, ma rispettando la magnitudine del movimento atteso: l’ha fatto a maggio, quando si è spinto quel tanto che bastava per conseguire l’atteso progresso del 19% dall’inizio dell’anno.

Evidente era a quel punto lo scostamento fra previsione e realtà; con l’indice MIB che prima aveva esagerato verso il basso; poi, verso l’alto. Urgeva un riallineamento, concretizzatosi nelle ultime settimane, e completato con la giornata di oggi. Un MIB a 20500 punti era proprio quello che ci si aspettava al termine della prima decade di luglio. Ancora una volta, l’analisi tecnica ha consentito di prevedere con largo anticipo l’andamento di mercato.
Si tratta adesso di stabilire cosa suggerisce l’analisi ciclica e stagionale per la seconda metà dell’anno. Il modello previsionale è in fase di elaborazione; ma già sappiamo che il risultato scontenterà i più...

La competenza dell'ufficio studi di AGE Italia, eccezionalmente al servizio dei lettori di smartTrading. Continua...