Anche quest'anno l'ITF Trade sta funzionando

- 04/06/2015
Sembra proprio che anche quest’anno l’IT Forum di Rimini abbia imposto il suo pedaggio agli investitori italiani. Due settimane fa iniziavo il mio intervento al Palacongressi scherzando sul considerevole sforzo finanziario del boss di Traderlink, impegnato a comprare azioni per sostenere il mercato, libero di subire la forza di gravità dopo l’apertura dei cancelli. Il moderatore della tavola rotonda, va detto, correttamente si dissociava...
Scherzi a parte, sussiste davvero un fenomeno stagionale misurabile. Ho raccolto le date e i dati di undici edizioni dell’ITF – dal 2004 al 2014 – e si notano due distinte tendenze: piatta e relativamente poco direzionale fino alla vigilia, decisamente negativa nelle settimane successive all’evento dell’anno (finanziario).
La linea blue descrive l’andamento medio nelle 37 sedute (un paio di mesi scarsi) precedenti e successive l’IT Forum, fatta pari a 100 la chiusura dell’indice MIB il giorno della vigilia, contrassegnato da linea verticale nera. La linea fucsia descrive l’andamento effettivo del mercato quest’anno, fino al momento in cui scrivo (mezzogiorno del 4 giugno).
Evidentemente, l’andamento effettivo risulta più volatile di quello prescritto dalla teoria: ovvio, essendo quest’ultimo il risultato della smussatura di diverse rilevazioni. A parte questa differenza, le due serie storiche tendono a combaciare, in termini direzionali. Non di rado, quando il mercato si è allontanata dal percorso teorico, esso ha teso a riallinearsi alla proiezione, come occorso in questi giorni.
In questo momento, Piazza Affari si trova esattamente dove avrebbe dovuto: in calo del 2% rispetto al mercoledì precedente l’IT Forum. Per dire, dopo undici sedute le probabilità di denunciare una minusvalenze sono risultate storicamente ben 10 su 11!
Stando così le cose, dovremmo aspettarci un ulteriore flessione della borsa italiana. Dopo 27 sedute, l’arretramento medio è misurato nell’ordine del 5.3%: in altre parole, secondo il modello proposto, l’indice MIB dovrebbe quotare 22500 punti alla fine del mese corrente. Staremo a vedere...
Si tratta di un approccio che può indurre alcuni a sollevare istintivamente il sopracciglio. Tuttavia, vale la pena di rilevare come la stagionalità abbia rappresentato un enorme vantaggio per gli investitori che di essa si sono serviti in questi anni. Il 2014-2015 in particolare ha seguito fedelmente il “sentiero” ottenuto combinando il ciclo decennale, il ciclo presidenziale e la stagionalità annuale: ne abbiamo fornito cenno a Rimini, ne riparleremo in questa sede in uno dei prossimi interventi...