Piazza Affari
Borse: attesa ancora positività. Quali scenari a Piazza Affari?

Pubblichiamo l'intervista concessa al portale finanziario "Trend-Online" da Gaetano Evangelista, amministratore unico e strategist capo di AGE Italia. L'intervista spazia su diversi temi: l'ottimo inizio dell'anno, le prospettive di Piazza Affari, l'andamento del dollaro e i riflessi sulle economie emergenti, ed infine una segnalazione strategica tratta dal recente 2019 Yearly Outlook. Buona lettura!

DOMANDA. I mercati azionari si apprestano ad archiviare con un bilancio positivo il primo mese dell'anno. Ritiene che ciò possa essere di buon auspicio per ulteriori progressi nel breve?

RISPOSTA. Obiettivamente si scorgono correnti incrociate, che finiscono per neutralizzarsi a vicenda. Sono stato impressionato dal vigoroso recupero conseguito al minimo pre-natalizio. Devo dire che i setup stagionali più noti si sono attivati nel senso bullish: il Santa Claus Rally e il FFD (First Five Days) setup.
Ci sono però altri setup meno convincenti, e altri addirittura bearish. In altre parole, ci sono motivi per essere convintamente bullish, ed elementi che portano a rimanere bearish.
Alla fine, penso che il 2019 sarà il trionfo del trading range.
Ma, sì, penso che almeno da qui a marzo l’inclinazione sarà positiva. Anche se le borse sono un tantino in ipercomprato.

D. A Piazza Affari il Ftse Mib si è allontanato con una certa vivacità dai minimi di fine giugno, avvicinandosi ad area 20.000. Il recupero in atto troverà ancora terreno fertile?

R. Penso che l’indice possa salire ancora fino a 20200-20350 punti. Però anche qui si scorge qualche piccola incertezza. Il mercato sale da quattro settimane: la stessa successione risultata fatale un anno fa di questi tempi.

Se vediamo tutti i precedenti simili, ci accorgiamo che nelle settimane successive Piazza Affari paga sempre pegno. L’unica eccezione, negli ultimi quattro anni, risale proprio al massimo della scorsa primavera: che sopraggiunse dopo ben sei settimane di rialzo ininterrotto.
Come andò a finire ce lo ricordiamo tutti.

D. Come valuta il recente andamento del dollaro e come pensa possa incidere sull’andamento dei mercati azionari emergenti?

R. Dovremmo distinguere fra economie “produttrici” ed economie consumatrici di materie prime. Il dollaro ha storicamente una correlazione inversa rispetto agli EM, ma più nello specifico finisce per riflettere il confronto fra Asia e LatAm (America Latina): quando il dollaro sale l’America Latina sottoperforma le borse asiatiche emergenti, viceversa quando il dollaro scende, sono le piazze latinoamericane a beneficiarne di più.

Nella figura ovviamente il dollaro, in verde, è rovesciato.
Si noti come il rapporto EM LatAm/Asia abbia di recente sfondato un canale discendente durato quasi dieci anni. E questo dovrebbe anticipare una analoga evoluzione da parte del biglietto verde…

D. Nel Suo attesissimo Outlook annuale c’è spazio per le borse emergenti? Ci può segnalare le piazze più interessanti su questo fronte?

R. Da quanto detto sì, ma con due precisazioni: il dollaro deve confermare, e ancora tentenna. In secondo luogo, sarei più favorevole sulle borse dell’America Latina, rispetto a quelle asiatiche, in linea di principio. Anche se poi si riesce a fare qualche considerazione benigna su entrambi i fronti.
Posso dire, però, che sul fronte citato ci piace il Messico, che abbina un vistoso ipercomprato di lungo periodo, un sentiment da tempo depresso, fondamentali in ordine e una valuta piuttosto interessante in termini reali effettivi.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...