Piazza Affari
C'è chi compra ancora i fondi comuni italiani

Legittimo l'entusiasmo dell'industria nazionale del risparmio gestito: a gennaio la raccolta netta ha fatto registrare in assoluto il livello più alto degli ultimi otto anni. Anche in rapporto alla massa amministrata, le sottoscrizioni di fondi comuni azionari hanno sfiorato l'1%: un dato che parimenti non si registrava da febbraio 2006. Venendo da anni di pesante emorragia, questo apporto rappresenta linfa vitale; considerato oltretutto che la raccolta netta dei fondi comuni azionari di diritto italiano è stata positiva in ben 7 degli ultimi 8 mesi. Da luglio 2013 a gennaio 2014, le nuove sottoscrizioni, al netto dei riscatti, hanno totalizzato il 4.3% del patrimonio netto.

Ma le soddisfazioni finiscono qui. D'accordo che di questi tempi ci si deve accontentare; ma non si può fare a meno di ricordare due dolorosi aspetti:
1) la scala verticale in alto è stata troncata a -0.3%. Fra il 2002 e il 2013 la raccolta netta, in termini relativi, si è spinta sotto il -1% ben 35 volte; l'ultima, a giugno 2013. Rilevazioni nel senso opposto sono state sperimentate soltanto tre volte nel medesimo arco di tempo;
2) il dato incoraggiante degli ultimi mesi è ben poca cosa, rispetto alla raccolta netta sperimentata dal 1993 al 2000; per non parlare della stagione d'oro degli anni Ottanta. Probabilmente i fondi comuni beneficeranno della imminente quotazione sul tabellone di Piazza Affari; per cui sarà possibile comprarne quote senza rivolgersi ad intermediari: come se fossero una comune azione.

Ma il problema principale sta non tanto nella distribuzione; quanto nel prodotto in se'. Che appare superato, soprattutto a causa di una discutibile efficienza: se l'obiettivo massimo di replicare il benchmark è consegnato in una ridotta percentuale di casi, tanto vale rivolgersi a strumenti a gestione passiva, che riescono nell'intento con costi notevolmente inferiori.

La competenza dell'ufficio studi di AGE Italia, eccezionalmente al servizio dei lettori di smartTrading. Continua...