Piazza Affari
E Piazza Affari asfaltò Wall Street

Passa ancora inosservata la leadership della borsa italiana rispetto ai listini d'Oltreoceano. D'altro canto non ci siamo abituati: complice la rivalutazione del dollaro USA, sono rari i periodi di forza relativa del FTSE MIB rispetto allo S&P500. Fra il 2014 ed il 2016, ad esempio, il primo perdeva terreno senza soluzione di continuità; una volta convertito l'indice americano in euro, per omogeneità di comparazione.

Per la verità sul finire del 2016 il rapporto fra MIB e €SPX svoltava verso l'alto, trovando finalmente consacrazione nel superamento della media mobile a 400 giorni. La rivalutazione relativa di Piazza Affari appariva solida, dopo il doppio test della citata media, in modalità supportativa. Ma la risalita delle posizioni non andava molto lontano:

Nella primavera di cinque anni fa, il MIB/€SPX ratio rompeva nettamente verso il basso, dopo una effimera impennata che aveva fatto ben sperare. Quella segnalazione di nuova inversione di tendenza ribassista ha anticipato una perdita di forza relativa di notevole intensità e durata: fino al minimo della scorsa estate, quando è iniziata la riscossa di Piazza Affari:

Da quel minimo il rapporto è risalito, frantumando la resistenza opposta dalla media mobile. Un'inversione di tendenza talmente netta che non si è reso necessario nemmeno un confortante test del supporto. Dopo sei mesi, Piazza Affari continua a sovraperformare Wall Street, in valuta comune, grazie ad una più felice composizione settoriale: non tutti i listini vantano una così generosa presenza di settori Value (Cyclical Value, in particolare), fra energetici e finanziari, ed un sottopeso dei temi Growth.
Auguriamoci che il fenomeno perduri per i mesi a venire.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...