Piazza Affari
Ftse Mib: un rally solo agli inizi?

Pubblichiamo l'intervista concessa da Gaetano Evangelista, amministratore unico e strategist di AGE Italia; a Davide Pantaleo, giornalista di Trend-Online.com. La discussione tocca vari argomenti: tutte le prime venti borse al mondo per capitalizzazione partecipano al rialzo. Non più circoscritto ad un ben noto settore; Piazza Affari inanella una sequenza record di forti rialzi, dando un "calcio d'avvio" a qualcosa di più consistente e duraturo; le prospettive del settore bancario; La vendita di azioni da parte del CEO di Pfizer una avvisaglia di liquidazioni minacciose da parte degli Insider?

Buona lettura!

 

DOMANDA. I mercati azionari continuano a mostrare forza, sostenuti da alcune buone notizie su più fronti. Avremo Borse in salita fino a fine anno?

RISPOSTA. L’idea è quella, supportata da una rotazione settoriale che ora consente di poggiare non più sui soliti nomi noti che hanno tirato la carretta nei primi mesi del bull market iniziato a marzo. L’ampiezza di mercato è l’elemento più confortante di questa fase, e questo consente di tracciare uno scenario confortante in ottica prospettica.
Da una settimana a questa parte tutte le prime venti borse al mondo per capitalizzazione, navigano sopra la propria media mobile a 200 giorni. Una misura plebiscitaria, confortante, e soprattutto specularmente opposta alla lettura infima di inizio primavera.

Prima di quest’anno un transito da 0 al cento percento di positività è stato registrato ad agosto 2009, a gennaio 2013 ed a gennaio 2017. In tutti i casi ovviamente il rialzo si era già ampiamente manifestato; ma ciò non ha impedito al MSCI World di migliorarsi ulteriormente nei mesi successivi.

D. A Piazza Affari il Ftse Mib è tornato su valori che non si vedevano ormai da inizio marzo scorso. Ritiene possibili ulteriori miglioramenti dai livelli attuali?

R. Qui da noi abbiamo assistito ad una prova di forza impressionante. Al di là dei livelli raggiunti e delle performance messe a segno, il FTSE MIB è riuscito a salire di oltre l’1.9% in ben 5 sedute su 6 all’inizio del mese. Un “calcio d’avvio” di qualcosa di consistente, si direbbe.

Prima d’ora una sequenza così spettacolare di rialzi ravvicinati è stata registrata in sole altre due occasioni: a settembre 2001 ed a marzo 2009. Vale a dire, all’indomani di minimi che hanno preceduto risalite piuttosto verticali.
Ecco perché il rally di questo mese non sorprende.

D. A Piazza Affari sono tornati gli acquisti sui bancari. C'è qualche titolo in particolare che le piace e sul quale scommetterebbe ora?

R. Da tempo ho manifestato il mio apprezzamento per Banco BPM. La sequenza di massimi e minimi crescenti degli ultimi sei mesi fa ben sperare.
Preferisco ancora Intesa ad Unicredit, mentre Monte dei Paschi e BPER mi sembrano poco invitanti. Fra i bancari minori segnalerei la Popolare di Sondrio.

D. Ha fatto notizia la vendita di azioni da parte del CEO di Pfizer. Un segno di sfiducia nei confronti del mercato?

R. Non conosciamo le motivazioni di questo disimpegno. Probabilmente nel caso specifico la scelta di passare alla cassa è stata condivisibile ma, allargando la visuale, quando il rapporto fra vendite ed acquisti da parte degli Insider si impenna – come occorso la passata settimana – non è necessariamente una indicazione sfavorevole per il mercato azionario.

Il rapporto fra vendite ed acquisti è balzato oltre le 50 volte: più di 50 dollari di azioni vendute, per ogni dollaro di acquisti da parte degli investitori per definizione “ben informati”.
Ma quando questa indicazione di sfiducia, sopraggiunge poco dopo un minimo di mercato di un certo spessore, Wall Street ha sempre dimostrato di saper digerire questo input. Al contrario di quanto si possa ritenere, l’esame storico connota in termini bullish il disimpegno del CEO di Pfizer: proprio perché intervenuto poco dopo un minimo di medio periodo e, ritengo, prima di ulteriori progressi di mercato.

La competenza dell'ufficio studi di AGE Italia, eccezionalmente al servizio dei lettori di smartTrading. Continua...