Il segnale che i piccoli trader erano nel torto
- 10/12/2025
Il mercato azionario italiano ha vissuto nel 2025 due stagioni: una prima fase, brillante e quasi irresistibile, culminata con il massimo del 22 agosto. Strepitosa per performance, pur al netto del severo aggiustamento di marzo-aprile.
Ed una fase, che si trascina da tre mesi e mezzo, di assoluta lateralità, che genera nervosismo fra gli operatori: trattasi di pausa rigeneratrice? o di minacciosa distribuzione, preludio ad una severa inversione di tendenza?
La giuria è ancora riunita per deliberare, ma c'è un indizio che perlomeno impone ai ribassisti l'onere della prova: l'eccesso di negatività sperimentato un paio di settimane fa in prossimità del minimo dal quale Piazza Affari è ripartita.
La seduta del 21 novembre infatti è stata contraddistinta da una attenzione quasi maniacale per le scommesse bearish: gli ETF che replicano negativamente l'andamento dell'indice FTSE MIB - dunque, che guadagnano quando il mercato perde - hanno conosciuto una netta impennata in termini di turnover. Non siamo arrivati ai controvalori da record registrati in prossimità del minimo dello scorso aprile, ma nondimeno è stata superata una soglia chiave, che attiva gli alert in ottica bullish contrarian.
Abbiamo prontamente segnalato questo setup sul Rapporto Giornaliero, e lo sviluppo successivo conferma l'assunto: quando "tutti" sono così orientati verso il lato corto del mercato, questo di solito si muove in direzione opposta.