Piazza Affari
Italia: un andamento "sorprendente"...

L’economia italiana continua a sfornare dati decisamente sorprendenti e sistematicamente superiori alle aspettative. Lo si desume molto efficacemente dall’andamento del CESI: acronimo di Citi Economic Surprise Index. Calcolato dalla banca americana, oscilla attorno allo zero e misura cumulativamente lo scostamento fra dati economici pubblicati e attese precedenti degli economisti; sicché una pendenza crescente riflette sorprese positive a livello macro, mentre una pendenza negativa denuncia un gap di pari segno fra attese e realtà.

Bisogna dire che gli italiani si stanno abituando bene: per la seconda volta quest’anno il CESI si spinge oltre la tripla cifra. Che differenza rispetto al passato!! Rispetto al 2011-2012, ad esempio, quando nella fase più cupa della crisi dell’Euro il CESI è sceso a -182 punti.

Svariati sono i meriti di questo indicatore. Anzitutto la frequenza, essendo calcolato su base addirittura quotidiana (per comodità, solitamente è tracciato su scala settimanale). In secondo luogo, la funzionalità: per le modalità di calcolo, finisce per rappresentare un utile e tempestivo barometro del ciclo economico. Infine, può rivelarsi un utile indicatore anticipatore: come si desume dal confronto fra questo dato e la variazione annuale della produzione industriale:

Nel grafico il CESI (linea nera, scala di sinistra) è sovrapposto alla produzione industriale (linea blue, scala di destra). Come si può notare, c’è una certa correlazione; con il primo che a ben vedere anticipa la seconda variabile di circa tre mesi. Come dire che l’economia italiana è destinata a brillare ancora, almeno fino all’inizio del prossimo anno. Prosit...

C’è un altro impiego che può risultare proficuo: il CESI è intimamente correlato all’andamento della performance di Piazza Affari.

Sempre il nostro CESI è comparato con il tasso di variazione a 17 settimane (quattro mesi; rosso, scala di destra) dell’indice MIB. La sovrapposizione è considerevole.

Perlomeno lo è stata fino ad un paio di mesi fa. Quando le due misure hanno assunto un andamento divergente: il CESI è schizzato in orbita, la performance della borsa italiana ha svoltato soltanto pigramente verso l’alto.

Cosa nasconde questa divergenza di comportamento? Dal 2003 in poi questa è la quinta volta in cui si manifesta una anomalia così macroscopica. Per l’esattezza, abbiamo ricercato tutti i casi in cui il CESI in otto settimane sale di almeno 100 punti, mentre nello stesso arco di tempo la performance dell’indice MIB nelle modalità citate, migliore di non più di 5 punti percentuali.

Sfortunatamente, il comportamento nei casi precedenti non è univoco. Al contrario, in due casi la performance migliora, e in altrettanti casi si deprime. Nella maggior parte dei casi invece, il CESI si ridimensiona; il che porta a concludere che almeno sul fronte macro la congiuntura comincerà ad essere meno esaltante, da febbraio in poi.

Più nello specifico, nella figura in basso contestualizziamo i casi riscontrati sull’andamento dell’indice MIB.

Quando si rilevano due casi in prossimità di un massimo storico (2007) e di un minimo pluriennale (2009), e i restanti casi alla vigilia di rialzi di un certo spessore; l’unica conclusione che possiamo avanzare è che sotto questa prospettiva il mercato è destinato in futuro a conoscere una marcata direzionalità. Il cui segno, però, resta ancora da stabilire.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...