Piazza Affari
La relazione in Italia fra fondamentali e mercato

Alcuni investitori domestici malcelano irritazione per la scarsa corrispondenza fra la stagnazione economica in Italia - il prodotto interno lordo negli ultimi dodici mesi è cresciuto appena dello 0.07% al netto dell'inflazione - e l'andamento brillante del mercato azionario; almeno nella prima parte di quest'anno, con l'All Share Italia salito a doppia cifra percentuale alla fine del primo quadrimestre. Una percezione di irrazionalità del mercato, che però risulta fuori luogo.
Perché la relazione non è fra la performance economica (variazione del PIL) e mercato; bensì, come è ragionevole che sia, fra performance economica e performance borsistica: segnatamente, per essa intendendosi la variazione annuale dell'All Share Italia.

Messa in questi termini la relazione appare plastica, netta: fasi espansive dell'economia, coincidenti con una inclinazione positiva del PMI manifatturiero (linea azzurra, scala di sinistra) coincidono con il miglioramento del saldo annuale di Piazza Affari (linea blue, scala di destra). Viceversa, fasi negative del ciclo economico domestico risultano ben correlate all'accartocciamento del tasso di variazione annuale degli indici della borsa italiana.
Sotto questa più appropriata prospettiva, la relazione emerge in tutta la sua brillantezza. E porta a concludere che il mercato sconti adeguatamente l'andamento del ciclo economico. Dopotutto, negli ultimi dodici mesi Piazza Affari perde poco meno del 5%.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...