Le prospettive di Bio On

- 26/07/2019
Come tutti coloro che seguono quotidianamente - e spesso anche nell'overnight... - i mercati azionari e in generale finanziari, è capitato anche a me di imbattermi negli ultimi giorni nelle vicende che riguardano la società in oggetto. Francamente una carneade fino all'altroieri, è stato inevitabile leggerne su più parti le sorti, il dibattito che ne è derivato e soprattutto lo sgomento e la frustrazione di chi ha avuto la sciagura di comprarle prima del crollo.
Allora ho applicato lo strumentario consueto per farmene un'idea, prima che qualcuno fra i lettori del Rapporto Giornaliero me lo chieda. E sono pervenuto ad un paio di riflessioni. Superficiali, ma perlomeno punto di partenza.
Dopo il collocamento l'azione ha conosciuto un iniziale boom: quasi quintuplicando nei primi mesi del 2015.
Una formale e oggettiva configurazione di inversione, su base settimanale (SMTP; è riportata per tutte le azioni del FTSE MIB ogni giorno e settimana sulla nostra reportistica, NdR) ha imposto uno stop, e un conseguente pesante sboom: che ha indotto una caduta dei prezzi dell'82%.
Un altrettanto oggettivo pattern di esaurimento del ribasso (capitolazione, anch'esso riportato nel Laboratorio giornaliero e settimanale) ha sancito l'esaurimento del ribasso e la ripartenza: estremamente incerta, prima di guadagnare velocità.
Il 2017 ha sancito una nuova primavera per Bio On: decollata del 624%. Gli amanti dei numeri di Fibonacci potrebbero rilevare che la seconda gamba di rialzo è risultata per estensione pari a quasi 1.618 volte la prima gamba: ma lasciamo correre...
L'aspetto rilevante è che il rialzo di Bio On si è arrestato ancora una volta per il manifestarsi dello stesso pattern visto quattro anni fa. Abbastanza indietro affinché gli investitori non se ne ricordassero.
Ancora una volta un prolungata fase di incertezza, prima di un nuovo crollo. Applicando lo stesso metro precedente, una caduta dell'82% avrebbe dovuto esaurirsi a poco più di 20 euro: ci siamo andati oltre.
Ma la settimana corrente fa registrare ancora una volta una formale capitolazione: per la seconda volta, dopo l'episodio di inizio 2016. Ciò potrebbe segnalare l'imminente esaurimento della pressione in lettera, e l'inaugurazione di una nuova fase di decantazione, al cui esaurimento sarebbe ragionevole tentare di salire a bordo.
Ci vorrà molta pazienza. Nel 2016, dopo il minimo, fu necessario attendere quasi un anno prima che l'azione finalmente chiudesse oltre lo short stop settimanale (un efficace strumento che accompagna i ribassi, segnalando oggettivamente la fine dei downtrend quando viene penetrato verso l'alto). Se questo schema si riproponesse, fra un anno si potrebbe comprare Bio On su segnale di ripartenza che capitalizzi la capitolazione (oops...) di questi giorni. Magari prima, o forse mai: se la capitolazione non dovesse indurre la chiusura dell'emorragia apertasi.