Piazza Affari: difficile esporsi ora. Quando avviare nuovi long?

- 11/12/2019
DOMANDA. I mercati azionari continuano a mantenersi a poca distanza dai massimi, pur con qualche incertezza nelle ultime giornate. Quali scenari si possono ipotizzare nel breve?
RISPOSTA. Gli investitori hanno ancora negli occhi il crollo dell’ultimo trimestre dello scorso anno (un ribasso prevedibile, e previsto; per inciso). Quella esperienza ne ha condizionato l’operato per tutti i successivi dodici mesi: producendo una paralisi che ha impedito di portare a casa una porzione consistente del 30% di guadagno messo a segno da Piazza Affari e Wall Street, dividendi inclusi.
La verità invece è che il mese di dicembre è storicamente propizio. Se mai ci fosse una settimana dal segno negativo, sarebbe da comprare: spesso è l’unica del mese. E, nel caso, dal 1975 in poi comprare lo S&P in occasioni simili ha consentito di portare a casa una plusvalenza, entro tre settimane, nell’87% dei casi.
Per cui nel breve periodo mi sentirei di incoraggiare gli investitori.
D. A Piazza Affari il Ftse Mib fatica ad allungare nuovamente il passo verso i top dell'anno. C'è il rischio di sviluppi ribassisti dai livelli attuali?
R. La situazione di Piazza Affari è peculiare perché, sempre ragionando in termini “total return”, si nota come l’indice All Share Italia abbia finalmente raggiunto la parete superiore del canale entro cui la borsa italiana si è mossa per più di dieci anni.
Ora, i manuali dell’analisi tecnica suggeriscono che è mossa azzardata vendere a ridosso di questa resistenza. Al tempo stesso, però, penso sia impegnativo assumere nuovi o ulteriori coinvolgimenti sul listino domestico.
Non prima che eventualmente si produca una rottura verso l’alto. Che, certo, produrrebbe una situazione speculativa. Ma ci sarà tempo per parlarne, nel caso.
D. L'oro continua a mostrare un andamento debole, mentre il petrolio si mantiene a ridosso dei recenti massimi di periodo. Cosa prevede per questi due asset ora?
R. L’oro deve ancora smaltire un eccesso di posizionamento short da parte delle mani forti. I Commercial poche settimane fa erano titolari di una posizione corta pari alla metà di tutto il mercato. Di recente hanno approfittato dei prezzi calanti per ricoprirsi in (minima) parte ma, evidentemente, non credono ancora che il fondo sia stato raggiunto.
Evidentemente puntano a prezzi più bassi prima di ricoprirsi. E chi siamo noi per sfidare gli investitori meglio informati al mondo?
Nel breve periodo sono più bullish sul petrolio. Anche per un discorso di ripartenza del ciclo economico globale in autunno, su cui devo dire ho puntato in tempi non sospetti.
D. A proposito di materie prime e di ciclo economico, cosa ne pensa del rame? Avrà notato da alcune settimane a questa parte una certa vitalità.
R. Era appunto quello che dicevo. Il rame sta fornendo segnali incoraggianti di ripresa, evidentemente ben supportato dalla rivitalizzazione dell’economia cinese già manifestatasi a livello di PMI manifatturiero. E presto direi di importazioni di Pechino dal resto del mondo.
Come si può notare, il rame quotato a Londra sta sollecitando la media mobile spartiacque di lungo periodo, che negli anni agisce efficacemente ora da supporto, ora da resistenza; salvo favorire movimenti prolungati quando viene definitivamente rotta.
Qui siamo molto vicini a fornire un segnale di acquisto di medio/lungo periodo, che qualche giorno fa abbiamo già formulato per le società del settore acciaio.
Da notare per concludere la vistosa correlazione fra “Dottor Copper” e i tassi di interesse americani. Se riparte il rame, ripartono anche i tassi di interesse.