Piazza Affari in ipercomprato di lungo periodo

- 30/09/2013
Diversi indicatori hanno fornito dei segnali di vendita in questa seconda metà di settembre: dal Landry TRIN Reversal al Sequential di DeMark; dalla nostra analisi statistica della regressione lineare all'ipercomprato segnalato dall'RSI nella versione "3M3". Ma a proposito di ipercomprato, da qualche settimana avevamo lanciato l'allarme su una condizione di eccesso raggiunta dal RAY: acronimo di Risk-adjusted Yield. Il RAY è un affidabile indicatore - di proprietà esclusiva di AGE Italia - che misura gli eccessi di lungo periodo di un mercato; in generale di qualunque azione o attività finanziaria quotata in borsa. Tipicamente oscilla fra -5 e +5 punti. L'ultima volta che il RAY è sceso sotto i -5 punti a Piazza Affari risale al 18 luglio 2012: quattro giorni dopo il bear market avrebbe conosciuto esaurimento.
Da lì l'indice MIB è ripartito. Ma a testimonianza di una condizione di debolezza di fondo, non ha mai raggiunto l'ipercomprato: l'ultimo episodio simile (RAY superiore a +5 punti) risale a giugno 2007.
Ma negli ultimi tre anni abbiamo sperimentato ripetute circostanze di "moderato ipercomprato": il RAY ha definito un'area di relativo eccesso, fra 2 e 3 punti; raggiunta proprio di recente. E malgrado il miglioramento delle quotazioni e la (falsa) rottura dei precedenti massimi, il RAY ha continuato a scendere. Oggi se ne comprende il motivo.
Prima che il mercato neutralizzi questo relativo eccesso, il mercato dovrà dimenticare la pendenza ascendente.