Piazza Affari
Piazza Affari si salva in extremis: almeno per ora

Che la borsa italiana fosse "cotta" lo si è capito a giugno, quando il marginale nuovo massimo degli indici generali non trovava riscontro in analoga performance da parte dell'All Share ex Banche, che lontanamente sfiorava il top di aprile. Da lì sarebbe incominciato un percorso di ridimensionamento, a tappe, che ci ha ora condotti all'estremo inferiore di un canale ascendente di rilevanza strategica. Un canale in essere praticamente da più di tre anni: nell'ignoranza (quasi) generale.

L'indice in alto rappresenta la media semplice di tutti i settori della borsa italiana: tutti, tranne il settore bancario. L'ipotesi è che questa rappresentazione consenta di meglio raffigurare la tendenza del listino nazionale, spesso fagocitato dall'ingombrante peso (1/3 della capitalizzazione complessiva) degli istituti di credito.
In effetti l'All Share ex Banche ha sfondato verso l'alto a luglio 2013, segnalando una accelerazione della tendenza in essere da tempo. Si noti come il minimo di luglio 2012 dell'indice MIB, qui fosse riscontrato da un minimo superiore rispetto a quello di fine 2011...
A giugno, si diceva, il nuovo massimo del MIB era replicato qui da un lower high. Inevitabilmente questa divergenza ha condotto al mesto ritorno all'interno del canale. La discesa è proseguita fino alla linea mediana, dalla quale si è sviluppata una reazione, contenuta stavolta dalla parete superiore del canale.
Da lì è partita una devastante nuova gamba di ribasso. Contenuta, a gran fatica, dalla parete inferiore del canale, interessato a metà mese. Provvidenziale la reazione, perché in sua assenza avremmo definitivamente accantonato questa esperienza rialzista. Un pericolo scampato definitivamente, o provvisoriamente?...

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...