Piazza Affari: troppi volumi fanno male

- 01/09/2017
«I volumi devono confermare il trend». Uno dei principi più inappropriati e strampalati che si sentano in borsa. Charles Dow ci perdonerà, ma l’esame dei fatti rivela la profonda fallacità di questa affermazione. Perché le quotazioni possono salire per anni, con bassi volumi, grazie all’apatia – quando non l’aperta ostilità – del pubblico degli investitori, persuaso(si) ad ignorare quel rialzo perché è una correzione -> è in ipercomprato -> è salito troppo -> è in bolla; salvo entrare in massa sul mercato, quando ormai il trend è sufficientemente maturo da rovesciarsi di lì a breve.
Uno schema sperimentato per anni: volumi bassi per tutto il bull market, volumi che esplodono in prossimità dei massimi. No, proprio non sottoscriviamo questo principio.
Sulla borsa italiana questo principio trova suprema applicazione. AGE Italia calcola la scomposizione quotidiana degli scambi di Piazza Affari, fra le due fondamentali componenti dell’Up Volume e del Down Volume. La somma di UV e DV costituisce il turnover giornaliero riportato dalla stampa specializzata; la differenza invece rappresenta la prevalenza dello sforzo dei compratori rispetto ai venditori.
Questo dato, espresso in termini di media mobile a 200 giorni, fornisce un’informazione di vitale rilevanza: utile per misurare lo stato di salute del mercato.
Quando è troppo, però, è troppo. Quando l’Up-Down Volume, espresso in termini medi, raggiunge determinate soglie, l’euforia lascia spazio alla delusione, e poi alla disillusione. Si osservi il grafico in alto: quando il misuratore raggiunge la soglia dei 200 milioni di euro, la borsa italiana realizza un primo massimo, che eventualmente conosce a breve distanza di tempo un secondo massimo, non necessariamente su livelli superiori.
È quanto occorso di recente, con il primo picco di maggio che ha conosciuto nel mese appena passato un secondo picco. Se la lezione di ottobre 2009 – marzo 2010, marzo – giugno 2014 e ottobre – novembre 2015 sono ancora valide oggi, Piazza Affari sarebbe in procinto di svoltare verso il basso.