Piazza Affari
Risorge il credito in Italia

La normalizzazione in atto della politica monetaria nell'Eurozona, forzata dalla crescita apparentemente fuori controllo dei prezzi al consumo, sta avendo l'effetto di risvegliare il credito erogato dalle banche al settore privato. Non è mai chiaro se il credito risulti depresso per l'esitazione degli istituti di credito a concederlo, o per la riluttanza dei prenditori a richiederlo. Forse è una combinazione a pesi variabili di entrambi i fattori.
Sta di fatto che dalla fine del 2011 i volumi di credito erogati in Italia da famiglie ed imprese sono stabilmente calati: da quando la Banca Centrale Europea ha iniziato a tagliare i tassi di interesse. Portandoli prima allo zero percento, indi in territorio negativo.

Sarà una correlazione che non implica causazione, ma sta di fatto che il declino del deposit rate è proceduto di pari passo con la riduzione dell'erogato da parte degli istituti di credito: fin alla fine del 2019, quando è apparso evidente che il policy rate avesse raggiunto uno zoccolo non ulteriormente comprimibile.
La politica monetaria della BCE infatti da quel momento è entrata nella condizione di "hold", mentre i volumi di credito risalivano, superando di netto la media mobile che nei due lustri passati ne aveva accompagnato l'inclinazione discendente. Un comportamento ben riflesso dai due aumenti, per complessivi 125 punti base, decisi quest'anno da Francoforte: con il deposit rate ritornato ai livelli di undici anni fa. Il credito erogato dalle banche al settore privato italiano appare in ragionevole ritardo, ma la correlazione suggerirebbe una prosecuzione della tendenza degli ultimi due anni e mezzo. Con effetti prevedibilmente benefici quantomeno per la top line dei bilanci delle banche.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...