Secondo i fondamentali, Piazza Affari non si dovrebbe trovare qui

- 11/11/2020
Per pigrizia analitica, si tende ad alimentare un po' di confusione circa il nesso vigente fra economia reale e mercati finanziari. Le borse in effetti talvolta si discostano dai fondamentali; ma non nel senso denunciato dagli emarginati dal listino.
Prendiamo Piazza Affari, in questo momento. Si assiste giustamente ad uno scollamento fra la performance di mercato e lo stato di salute dell'economia; ma il disavanzo è a sfavore degli investitori, con il listino milanese in ritardo rispetto alla congiuntura economica.
Ce ne accorgiamo in modo lampante confrontando il tasso di variazione annuale dell'All Share Italia (linea blue, scala di destra), con quel puntuale barometro dello stato di salute dell'economia che è il PMI manifatturiero (linea azzurra, scala di sinistra).
Le due misure sono evidentemente ben correlate: fra economia reale ed economia finanziaria c'è un nesso evidente, storico, oggettivo ed incontestabile. Con buona pace di chi si concede analisi superficiali.
Certo, fisiologicamente si manifestano talvolta dei disallineamenti, destinati a rientrare in breve tempo. In questo momento, ad esempio, il PMI segna 53.8 punti: l'attività a fine ottobre era data in espansione. Invece la performance annuale di Piazza Affari segna -11%, nonostante il rimbalzo delle ultime settimane.
Può darsi che il riallineamento si manifesti a metà strada, con il PMI destinato a ripiegare e il tasso di variazione annuale del mercato azionario italiano destinato a risalire. Ma una performance così vistosamente negativa è inconciliabile con l'andamento economico. Facendo collimare lo zero del primo dato con la soglia dei 50 punti del secondo; a quest'ora la performance annuale dovrebbe risultare abbondantemente negativa su base annuale. Da -11 a +13%. Da 22700 a 28000 punti di All Share Italia.
Una provocazione? chissà...