Piazza Affari
Wall Street balla con gli Orsi, Piazza Affari su massimi pluriennali

Pubblichiamo l'intervista concessa da Gaetano Evangelista, Amministratore Unico di AGE Italia e redattore del Rapporto Giornaliero; a Davide Pantaleo, redattore del portale finanziario Trend-Online.com. L'intervista spazia su diversi temi: l'avvento del Sell in May a Wall Street, Piazza Affari sui massimi degli ultimi nove anni, l'oro come bene rifugio e la debolezza dell'euro nei confronti del dollaro. Buona lettura!

DOMANDA. E' appena iniziato un mese statisticamente poco favorevole per i mercati azionari. Ritiene che anche quest'anno sarà valido il famoso detto "sell in May and go away? Cosa si aspetta nel breve per le Borse?

RISPOSTA. Negli anni abbiamo imparato che la tendenza di maggio, e più in generale del semestre appena iniziato, è pesantemente condizionata da come ci si arriva, a questo sentito appuntamento stagionale.
Quando a Wall Street il saldo annuale provvisorio risulta negativo, infatti, i sei mesi in questione hanno storicamente prodotto una performance media del -2.9%; quando al termine del primo quadrimestre, il saldo è stato preceduto dal “segno più”, la finestra compresa fra maggio ed ottobre ha tipicamente brillato.
Quest’anno l’andamento deludente di febbraio-marzo ha fagocitato il boom di gennaio, per cui dovremmo essere inclini quantomeno alla cautela. Specie se sullo S&P dovesse finalmente venir meno il delicatissimo argine attorno ai 2600 punti.


D. A Piazza Affari il Ftse Mib è riuscito a scavalcare i precedenti massimi dell'anno poco sopra area 24.000. Sono credibili ulteriori miglioramenti nel breve? Quali i livelli da monitorare?

R. Non è ancora detta l’ultima parola, perché quella che ormai per tutti è l’arcinota resistenza a 24000 punti, in realtà è un’area: compresa fra 23900 e 24600 punti.
Chi è lungo sul mercato, può ancora restarvi: dopotutto stiamo parlando del terzo listino al mondo più brillante di questo 2018, dopo Brasile ed Arabia Saudita. Chi stesse valutando di comprare, in questo momento, a mio parere farebbe bene ad aspettare il definitivo superamento di questa barriera.
Oltretutto, come mostrano i grafici, il conseguente potenziale rialzista sarebbe di tutto rispetto.


D. L'oro sta provando a risalire la china dopo essere sceso ad un passo dalla soglia dei 1.300 dollari. Nel breve gli acquisti potranno avere la meglio su questa commodity?

R. Naturalmente l’oro è stato risucchiato dal recupero del dollaro, di cui è praticamente l’immagine speculare. Devo ammettere di esserci rimasto male, perché aspettavo il metallo giallo a 1380 dollari, dove ne avrei raccomandato la vendita. Oltretutto la posizione degli investitori istituzionali non è così robusta, sul lato short, da far immaginare un ribasso epocale.
Il problema per noi è di natura valutaria. Sì, perché se convertissimo l’oro in euro, avremmo una raffigurazione piuttosto differente da quella comune: si scorge una successione di massimi discendenti non ancora venuta meno.
Magari questa volta il recupero del dollaro ci darà una mano; ma fino a quando non ci spingeremo oltre i 35.50 euro per grammo, aspetterei un momento più propizio per comprare.

 

D. A proposito di dollaro, che ne pensa di questo vistoso recupero del biglietto verde? Quali sono le soglie da monitorare nei confronti dell’euro?

R. Lo ammetto: sto vacillando. Sono bullish sull’euro, e condivido la strategia della massa dei fondi hedge, long in misura considerevole sulla divisa comune europea. Analiticamente, anche il confronto fra le politiche monetarie di BCE e Fed, a ben vedere, supporta questo orientamento.
Il problema è che, nel breve periodo, l’Eur/Usd è stato respinto dalla barriera fra 1.250 e 1.265 dollari. Penso che quella sia stato il primo traguardo di questa corsa a tappe. Fin qui il ripiegamento è stato fisiologico, ma non vorrei vedere il cambio scivolare sotto 1.189 dollari. In caso contrario, uscirei dalle posizioni, in attesa di trovare un livello ideale dove tornare lungo di euro contro dollari.

 

 

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...