Wall Street
2014: finora una replica del 2013

Le somiglianze fra il mese che si conclude oggi e lo stesso mese dello scorso anno sono strabilianti. Nello stesso momento sono intervenute massicce coperture di portafoglio che hanno colto di sorpresa il mercato. In ambo i casi lo S&P si è mosso senza direzione, con area 1540 punti che ha fatto da pavimento per lo S&P a marzo 2013, corrispondente questo mese a 1840 punti. Inoltre, le cifre tonde hanno fatto capolino, con un saldo provvisorio del 10% che ha agito da resistenza, e una performance annuale nulla che ha agito da supporto.
La differenza sta nel fatto che mentre un grande primo trimestre 2013 ha fatto da contraltare ad un gramo IV trimestre 2012, il 2014 è iniziato con il piede sbagliato, in seguito ad un finale di 2013 brillante. Tuttavia, se si confronta la performance semestrale a marzo 2013 e a marzo 2014, i ritorni sono similari: +8.9 contro +10.5%. Infine, la media mobile a 40 giorni ha fatto da sostegno in ambo le occasioni.
A marzo 2013, le notizie che provenivano da Oltreoceano (nello specifico: la crisi del debito sovrano) svettavano sugli organi di stampa. Oggi è l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia a tenere banco. A marzo 2013 gli analisti tecnici confidavano in un ripiegamento, altri addirittura si spingevano a prevedere una flessione del 20%, rapida e profonda. Oggi la principale preoccupazione è che sia passato troppo tempo senza una correzione degna di nota.
Anche la prezzatura delle opzioni sullo SPDR S&P 500 ETF (SPY) risulta sorprendentemente simile a marzo 2013 e nel mese corrente. Con gli speculatori e gli investitori che praticano copertura che puntano possibile correzione, le opzioni put OTM sono salite vistosamente di prezzo rispetto alle opzioni OTM call, stando alla volatilità implicita. Come si può notare dal grafico in basso, sia a marzo 2013 che a marzo 2014 la volatilità implicita delle put OTM è diventata quasi il doppio rispetto alla volatilità delle opzioni call OTM. Se la storia si dovesse ripetere, la svolta verso il basso dell'indicatore di skewness suggerirebbe un ulteriore miglioramento delle quotazioni.

Ciò sarebbe in linea con la stagionalità storica. Negli ultimi vent'anni il mese di aprile è stato il migliore in termini di frequenza e di performance media. Ma va ricordato che il mercato quest'anno non è stato allineato alle tendenze stagionali: un mese di gennaio tradizionalmente forte, quest'anno è stato debole, e al contrario un mese di febbraio tipicamente fiacco quest'anno è risultato decisamente brillante.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...