A Wall Street le grandi capitalizzazioni decollano

- 16/04/2013
Nell'arco di due settimane lo S&P ha abbattuto tutti i precedenti massimi storici realizzati nel 2007. Come abbiamo rilevato la scorsa settimana, una combinazione di maggiori acquisti e l'effetto generato dal test dei supporti, hanno consentito questa rottura. In un batter d'occhio, lo S&P ha avvicinato la prossima resistenza: quota 1600 punti, mentre il Dow Jones approccia la cifra tonda dei 15000 punti.
Come evidenzia il grafico in basso, i ribassisti hanno accusato il colpo, con lo scoperto ridottosi in occasione dell'ultima rilevazione periodica. Le ricoperture probabilmente hanno avuto un ruolo non secondario nel rialzo del mercato dopo il ripiegamento fino a 1540-1550 punti. Quando sarà reso noto il dato di metà aprile, vedremo se l'attività di ricopertura continuerà a giocare un ruolo rilevante. La buona notizia per i Tori è che lo short è su livelli sensibilmente superiori rispetto a quelli di un anno fa, e c'è ancora parecchio spazio prima che raggiunga i livelli minimi sperimentati nel 2011 e nel 2012.
E' probabile che i fondi hedge stiano riducendo lo short e incrementando le posizioni al rialzo. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, una misura della "bullishness" degli hedge fund è cresciuta dak 47.3% di inizio anno all'attuale 51.6%. Tanto per dare un riferimento, questa misura si collocava al 43.9% all'inizio del 2012, e letture inferiori al 50% suggeriscono un atteggiamento bearish. Ciò induce a pensare che questi investitori siano tutt'altro che euforici, e a malapena net long, malgrado gli indici sui massimi storici.
Nel frattempo continuano gli acquisti di opzioni call sul VIX, con a media a 20 giorni del call/put ratio schizzata oltre quota 3.0, per la quinta volta da gennaio 2012. Lo S&P tende a salire dopo queste fiammate. Se invece questa incetta di coperture dovesse preannunciare una correzione, essa si potrebbe estendere fino a mercoledì, quando scadono le opzioni.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com