A Wall Street torna di attualità il delta hedging

- 10/10/2022
Dopo un disastroso mese di settembre il mercato azionario si è stabilizzato, con lo S&P500 che ha cercato di riportarsi sopra i minimi di giugno grazie ad un vigoroso strappo verso l'alto all'inizio della scorsa settimana. Secondo alcuni, quel rimbalzo è una opportunità per disfarsi delle azioni: e si evidenzia la trendline che connette i massimi discendenti a partire dal picco di metà agosto, sottolineando come per i Tori le prove da superare non siano terminate.
Lo spartiacque di breve periodo si attesta a 3760 punti all'inizio di questa settimana, ed a 3700 punti alla fine della corrente ottava.
La caduta di venerdì è stata provocata da una reazione negativa ad un dato sulle nuove buste paga risultato superiore alle aspettative, il che ha ridotto le speranze di un pivot dovish da parte della Fed. Il gap ha creato una conformazione "ad isola", che condiziona negativamente le prossime sedute.
A due settimane dalle scadenze tecniche di ottobre, torna in scena il fenomeno ricorrente quest'anno del delta hedging. Come si può notare dal grafico in basso, si scorgono notevoli posizioni sulla base put a 360 dollari, e ancor di più a quota 350, corrispondente a 3500 punti di S&P500.
Maggiore è la concentrazione di posizioni in essere, maggiore è l'effetto calamita provocato durante gli storni di mercato. Chi è rialzista deve essere consapevole che il margine di errore è molto risicato. E l'approssimarsi di appuntamenti rilevanti questa settimana, dal dato sull'inflazione di mercoledì all'inizio della stagione degli utili del terzo trimestre, suscita un comprensibile allarme.
In ottica di lungo periodo il quadro tecnico è definito dalla media mobile a 36 mesi, sotto la quale il mercato gravita, passante per 3808 punti. Fin lì il bear market è indiscusso.