Alla ricerca di un minimo

- 03/09/2013
Il mercato azionario si mostra debole, con lo S&P che fa fatica a ripartire dal supporto a 1630 punti. Ma il contesto del sentiment resta favorevole: c'è un sacco di liquidità disponibile, in special modo da parte dei fondi hedge, e le potenziali ricoperture possono spingere le quotazioni verso l'alto. Ma probabilmente il contesto esogeno deve ritrovare una certa stabilità, prima che gli operatori possano tornare sul lato long del mercato.
Se andare lunghi in questo momento risulta rischioso, non sarebbe forse più interessante andare al ribasso? diremmo di no: la profondità di questa flessione non risulta dissimile da quelle passate, che sfociarono in nuovi rialzi per il mercato, e permane l'atteggiamento dei trade di vendere sui pull-back, anziché di posizionarsi al rialzo: una decisione risultata sempre fatale.
Questa mentalità è ben riflessa da diversi indicatori di sentiment: anche gli operatori in opzioni stanno finalmente mettendo da parte il loro ottimismo, con la media a 10 giorni del put/call ratio, calcolato sulle azioni e limitatamente all'apertura di posizioni long sulle opzioni, che sta finalmente svoltando verso l'alto.
In un forte bull market, come quello in cui ci troviamo da quattro anni e mezzo, si possono individuare diversi livelli di supporto, anche quando tutto sembra deporre a sfavore. Gli Orsi l'hanno appreso a loro spese a giugno, e in diverse altre occasioni dal 2009 ad oggi. È probabile che quest'area favorisca la ripartenza del mercato: qui scorre il 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di giugno al top di agosto, oltre alla media a 120 giorni (sei mesi), che ha contenuto la correzione di giugno prima del decollo verso nuovi massimi assoluti.
Il VIX si avvicina nel frattempo ad un'area di resistenza a 17-18 punti: qui salirebbe del 50% rispetto al minimo del 2013 registrato a marzo. Inoltre, 18 punti è il livello di pareggio del 2013, ed è stato superato soltanto in sei occasioni quest'anno.