Wall Street
Alti e bassi a Wall Street prima delle scadenze tecniche

Entriamo in una settimana ricca di appuntamenti. Archiviato il G7 canadese, domani il presidente Trump si incontrerà a Singapore con il leader nordcoreano Kim Jong-Un, al quale potrebbe concedere un allentamento delle sanzioni in cambio della denuclearizzazione della Corea del Nord. Ma il piatto forte è atteso per mercoledì, quando il FOMC si pronuncerà sui tassi di interesse. Da quando a fine 2015 è stata avviata la normalizzazione della politica monetaria, i pronunciamenti del FOMC sono sempre risultati impattanti per il mercato azionario americano. Un ulteriore incremento del costo del denaro è dato per scontato.
Lo SPY è salito fino alla già citata resistenza a 280 dollari. Tutti gli ingredienti per un rally erano al loro posto, con il FOMC che ha prevedibilmente mantenuto lo status quo in occasione della riunione di inizio maggio. In effetti, negli ultimi due anni e mezzo il meglio la borsa americana l'ha dato proprio dopo i nulla di fatto da parte del FOMC.
L'entusiasmo che ora serpeggia fra gli investitori, rende il mercato vulnerabile ad un ripiegamento, in modo particolare se il Chairman Powell dovesse aumentare i tassi di interesse. Prima della riunione del 2 maggio, infatti, gli investitori erano ben più negativi sul mercato; come si desume dal put/call ratio azionario, evidentemente elevato.

L'esame delle posizioni in essere sulla scadenza giugno, rivela un consistente ammontare di opzioni call base 280. Ci sono posizioni lunghe così come corte; il che fa sospettare la possibilità che il mercato oscilli attorno a questi livelli nei prossimi giorni.


Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...