Attenzione al comportamento del VIX

- 10/06/2015
Appena due settimane fa rilevavamo come le abituali vendite che tipicamente salutavano i superamenti dei 18000 punti e dei 2100 punti, rispettivamente da parte di Dow Jones e S&P500, si stavano dissipando; aumentando le probabilità di una rottura. Inoltre, alcuni degli indicatori di sentiment che monitoriamo - come il put/call ratio azionario - segnalavano un estremo negativo, mentre l'ottimismo stava tornando a far presa sugli operatori in opzioni, il che favoriva il mercato nel breve periodo.
Tuttavia, dopo aver formulato queste osservazioni, il mercato ha oscillato verso il basso, esperando la discesa sotto alle cifre tonde quando è giunta la notizia che Atene avrebbe ritardato il pagamento della rata di un prestito, cumulandola con altre rate dovute alla fine di questo mese. L'approccio del tirare a campare, usato per la prima volta da uno stato sovrano dopo l'inizio degli anni Settanta, non è stato accolto con favore dagli investitori, risultati frustrati da questa perdurante incertezza.
Inoltre, i titoli di Stato sono stati realizzati sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, con i rendimenti che nel primo caso sono schizzati dal 2.1 al 2.4%. Il dato sull'occupazione superiore alle attese, reso noto venerdì, ha persuaso ancora una volta i più che la tendenza dei tassi di interesse sia inesorabilmente inclinata verso l'alto.
Il VIX è salito ulteriormente, spingendosi oltre la sua media a 80 giorni, che ha contenuto i rialzi da marzo in poi. Venerdì mattina la volatilità ha culminato a 15.65 punti: la metà del massimo delle ultime 52 settimane, e il 50% oltre il minimo annuale a 10.28 punti. Ciò apre la possibilità che il VIX ritorni sui suoi passi, favorendo un rimbalzo, seppur magari di breve periodo. Sarebbe spiacevole, per i Tori, se il VIX dovesse portare via il massimo della scorsa settimana.
Nel frattempo il future sul VIX è rimasto relativamente quieto, riducendo l'urgenza da parte degli operatori di ricoprire le posizioni corte. Tuttavia gli acquirenti di opzioni call sono stati estremamente impegnati, con la media a 20 giorni degli acquisti long di call salita ai massimi dell'anno: potrebbe trattarsi di hedging collegato a qualche grossa posizionie sul future sul VIX. Ciò genera uno stallo per il mercato azionario, e una ripresa quando la posizione è smantellata.
Dal punto di vista tecnico, mentre il Dow Jones è sceso sotto i 18000 punti, l'attenzione si sofferma sul supporto a 17820 punti, livello di chiusura del 2014. Una perdita di questo livello condurrebbe ad un test del minimo annuale a 17200.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com