Wall Street
Aumenta il pessimismo, nell'indifferenza degli indici

La settimana breve inframezzata dalla Festività dell'Indipendenza è stata un successo per i Tori, con lo S&P500 spintosi oltre i 2740 punti, riducendo in tal modo la possibilità che si concretizzi il testa e spalle ribassista a cui abbiamo accennato la passata settimana. Sembra che il solito schema di un mercato piatto nelle settimane successive ad una riunione del FOMC in cui sono stati aumentati i tassi, si stia riproponendo; come occorso sempre da dicembre 2015 ad oggi.
Il rimbalzo è stato favorito da un rapporto sull'occupazione superiore alle aspettative, nel momento in cui erano approvati nuovi dazi sulle importazioni dalla Cina. Un tema dominante sui media negli ultimi mesi, eppure ignorato dal mercato.
Ora l'attenzione è posta sulla resistenza a 2786 punti: la chiusura prima del 13 giugno, situata poco sopra la chiusura di venerdì scorso.


L'umore degli investitori si è deteriorato nelle ultime settimane. Una misura sempre efficace a tal riguardo è il rapporto fra put e call azionarie, con le opzioni ribassiste cresciute considerevolmente di ammontare rispetto alle opzioni call. La figura in alto propone una media a 10 giorni di questo dato: media che ha di recente svoltato verso l'alto, raggiungendo il massimo degli ultimi due mesi.
Questa inversione è un punto a favore dei Tori, perché fino ad ora ha comportato danni limitati per il listino. Ad inizio anno assistemmo ad una svolta analoga, e il mercato reagì in malo modo. Se questa tendenza dovesse persister nei giorni a venire, potremmo iniziare però a dubitare di tale conclusione.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...