Wall Street
Che cosa ci sta comunicando il mercato azionario?

A metà giugno ho rilevato come lo S&P500 si trovasse su un potenziale supporto in seguito ad un secco ripiegamento da un massimo plurimensile. L'indice si trovava poco sopra la soglia tonda dei 3000 punti, la ex resistenza che contenne il mercato a fine aprile / inizio maggio, ed una potenziale trendline che connetteva i minimi di inizio aprile e metà maggio.
Era un momento cruciale per i rialzisti, con il mercato delle opzioni che registrava un notevole ottimismo, e che rendendeva Wall Street vulnerabile ad una correzione se gli argini fossero stati abbattuti in concomitanza con un flusso di cattive notizie.
Come evidenzia la figura in basso, lo S&P500 ha rispettato il supporto. Ciò non toglie che in effetti cattive notizie sono sopravvenute: almeno a giudicare dal sondaggio di AAII, che mostra da tre settimane una percentuale esigua - meno del 25%, NdT - di Tori. Non solo i piccoli investitori: anche i gestori attivi, stando alla NAAIM, hanno ridotto considerevolmente l'esposizione rispetto ad alcune settimane fa.

La notizia più spiacevole è stata rappresentata da una seconda ondata di contagi da CoViD19, con diversi stati che stanno rimandando le riaperture o confermando il lockdown: di cui si teme ora il ripristino a livello nazionale; con conseguenze prevedibili per l'economia. Ma il mercato non se ne cura.
Che cosa ci sta comunicando allora, il mercato? forse le statistiche sanitarie ispireranno una maggiore cautela da parte dei cittadini; o forse si percepisce che un vaccino o un rimedio farmacologico saranno disponibili anzitempo.
A presciondere dalle motivazioni, la reazione del mercato non è stata maligna come temuto, e questo conferma che in ultima analisi il prezzo è l'unica informazione che conta. Resta comunque in essere il trading range per lo S&P fra 3000 e 3150 punti. In caso di break verso l'alto, ci aspetterebbe un allungo almeno fino al massimo di febbraio, se non oltre.

L'unica vulnerabilità degna di nota proviene dal rapporto delle opzioni, con il put/call ratio azionario che permane sui minimi, indicando una mancanza di timori fra i partecipanti al mercato: solitamente posizionati dalla parte sbagliata sugli estremi di sentiment.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...