Che succede dopo il ritorno della volatilità?

- 28/02/2018
La volatilità è rimasta contenuta per anni, prima di infiammarsi alcune settimane fa. Il Cboe Volatility Index (VIX), che misura la volatilità implicita sulle opzioni sullo S&P500, è scesa però nuovamente sotto i 20 punti. L'ultima volta che il VIX ha registrato un valore mediamente simile per l'intero anno, risale al 2011. Oggi vorrei soffermarmi sul comportamento tipico del mercato, dopo questi improvvisi ritorni della volatilità; specie alla luce dell'orrenda prima settimana di febbraio, seguita da un pronto recupero.
Ho ricercato tutti i casi, a partire dal 1950, in cui lo S&P ha fatto registrare variazioni del 2%, positive o negative che siano state, nell'arco di quattro settimane. Ci sono 17 segnali in tutto. La tabella in basso sintetizza i ritorni: la sensazione è di complessiva incertezza. Sulla base della deviazione standard dei ritorni, si direbbe che la ricomparsa della volatilità dovrebbe essere estemporanea. In termini di ritorni, lo S&P ha sottoperformato nei primi tre mesi dopo il segnale, sovraperformando invece nel lungo periodo: dopo un anno, la performance media balza al +12.6%, con ben l'88% di casi positivi.
La figura in basso mostra tutti i segnali rilevati. Alle volte un grafico rivela una verità meglio di una tabella: alcuni segnali sono relativamente irrilevanti, ma in un considerevole numero di casi il setup descritto ha fatto registrare importanti punti di svolta per il mercato.
* Rocky White per Schaefferresearch.com