Che succederebbe se Wall Street non rimbalzasse?

- 08/10/2018
Come ho già rilevato in questa sede, il mercato affronta una battaglia da differenti prospettive. Un ostacolo era costituito dalla sospensione dei programmi di buyback prima della stagione degli utili; tenuto conto del sostegno offerto alle quotazioni azionarie negli anni passati. Inoltre, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha appena aumentato i tassi di interesse, il che depone a sfavore delle prospettive di breve periodo di Wall Street, stando ad uno schema ormai collaudato in essere da dicembre 2015. Inoltre i trader in opzioni manifestano un ottimismo eccessivo verso il mercato, mentre gli indici sono simultaneamente alle prese con le cifre tonde.
Aggiungiamoci l'impennata dei tassi di interesse e la crescente probabilità di almeno tre ulteriori rincari del costo ufficiale del denaro, e il quadro è completo. Sarà difficile questa settimana avviare un rimbalzo, perché se i correnti supporti fossero abbattuti, si manifesterebbe un sell-off come quelli visti nel primo trimestre di quest'anno.
La volatilità, misurata dal Cboe Volatility Index (VIX) è schizzata ai massimi degli ultimi tre mesi. Come evidenzia la figura in alto, i fondi speculativi si trovano tuttora in una pesante posizione short sul future sul VIX, il che costituisce un fattore di rischio per i Tori, dal momento che questi operatori si trovano sempre dalla parte sbagliata sugli estremi di mercato.