Wall Street
Ci siamo lasciati i supporti alle spalle?

La sorpresa più grande della passata settimana, a giudicare dalla reazione del mercato obbligazionario e di quello delle commodity, è stato l'orientamento dei "puntini" del FOMC in seguito alla riunione della Fed di metà settimana, che ha lasciato trapelare la possibilità di un aumento dei tassi di interesse già nel 2023. Questo ha colto di sorpresa molti operatori di mercato, con le aspettative inflazionistiche precipitate, e con i tassi di interesse che hanno seguito a ruota, favorendo il ritorno di fiamma dei tecnologici. Il buon Powell si è sforzato di sottolineare che si tratta soltanto di proiezioni, il che ha spinto molti ad argomentare che tanto varrebbe non pubblicare affatto queste informazioni se si temesse di fare confusione.
Ad ogni modo, il mercato ha inteso che la Fed inizia a temere il rischio di inflazione, e questo cambia le carte in tavola. Certo le scadenze tecniche trimestrali hanno aggiunto volatilità ad animi già segnati.
Come segnalato una settimana fa, la permanenza dello SPY sotto i 425 dollari, equivalenti a 4250 punti di indice, avrebbe indotto i market maker a sbarazzarsi dei contratti future acquistati a copertura della vendita di opzioni call in qualità di market maker; e questo ha esasperato le vendite. Rimane dunque di attualità il messaggio e le implicazioni del triplo doji sperimentato ad aprile: con una perdita di direzionalità rialzista su cui in pochi puntavano.

A meno di una immediata e convincente reazione, dovremmo considerare saltato il supporto che ha accompagnato la salita da novembre in avanti: si allude alla parete inferiore del canale, nonché alla media mobile a 50 giorni. A quel punto il successivo supporto sarebbe da individuare fra 4056 e 4131 punti.
Il primo livello è pari a sei volte il minimo del 2009, mentre il secondo livello coincide con un apprezzamento del 10% rispetto al 2020. In mezzo quota 4100 punti: cifra tonda nonché punto di rottura rialzista di inizio aprile. La sensazione è che, con questo cambio di orientamento da parte della banca centrale, lo S&P rimarrà non poco tempo al di sotto del percorso rialzista dei passati otto mesi.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...