Comandano ancora le "cifre tonde"

- 04/11/2014
La scorsa settimana abbiamo evidenziato come il sentiment favorisse il mercato, e come ci fosse una vastità di liquidità a disposizione per sospingere verso l'alto le azioni, verso e oltre le resistenze citate. È andata a finire che le resistenze sono state abbattute, con molti investitori accorsi a comprare per coprire le posizioni short. L'annuncio dell'esaurimento del programma di Quantitative Easing da parte della Fed è stato neutralizzato dall'annuncio a sorpresa immediatamente successivo dei nuovi stimoli da parte della Bank of Japan.
Lo S&P è ora nuovamente in prossimità dei massimi. Siamo su livelli in prossimità dei quali Wall Street registra il triplicarsi delle quotazioni rispetto ai minimi del 2009; inoltre, siamo del 10% oltre il minimo di ottobre; con un rialzo del 10% quest'anno che condurrebbe lo S&P a 2033 punti. Le cifre tonde sono state fondamentali quest'anno nell'intercettare massimi e minimi di mercato. Esemplare l'andamento del Dow Jones, che nelle ultime settimane tende a segnare dei massimi nei pressi dei 17.000 punti, mentre un paio di settimane fa ha realizzato un minimo in zona 16.000.
Al pari di una settimana fa, il sentiment continua a supportare i Tori; il che, si badi bene, non si registrava in occasione del massimo di agosto. Ad esempio si consideri la direzione del put/call ratio azionario: quando lo S&P h approcciato i 2.000 punti per la prima volta a fine estate, si compravano attivamente put, in misura relativamente superiore rispetto alle call. Questo crescente pessimismo costrinse il mercato a ripiegare.
Questa negatività ha raggiunto un estremo due settimane fa, simile a quello di inizio agosto. La buona notizia per i Tori è che il pessimismo sta lasciando spazio all'ottimismo, il che non si registrava l'ultima volta in cui sono stati toccati questi livelli. I rialzisti confidano in uno smantellamento della negatività, sotto forma di calo ulteriore del put/call ratio.
Analogamente, si noti dal grafico in basso come i gestori interpellati settimanalmente dalla National Association of Active Investment Managers (NAAIM) abbiano ridotto l'allocazione in azioni mentre lo S&P flirtava con i 2000 punti a fine agosto. Quando hanno smesso di vendere, a metà ottobre, vantavano l'esposizione in borsa più bassa da ottobre 2011. Oggi, sono tornati ad investire sull'Equity.
Infine, mentre due settimane fa eravamo in un periodo di forte negatività storicamente parlando, adesso siamo entrati in un periodo di positività, con le banche centrali mondiali tornate a stimolare. Ciò potrebbe scoraggiare gli Orsi e favorire i Tori.