Come i mercati finanziari reagiscono ai FOMC Days

Dunque la Fed ha aumentato i tassi di interesse per la quarta volta in questo ciclo. Queste sedute finiscono per avere un impatto non trascurabile sui prezzi delle attività finanziarie, con gli investitori che ponderano le decisioni di politica monetaria, in uno con la successiva conferenza stampa del Chair della Fed. La tabella in basso mostra il comportamento dello S&P in occasione di queste sedute: le due colonne sulla sinistra sintetizzano le performance medie, rispetto a quelle tipiche, a partire dal 2012. Non lascia discussione il confronto: +0.22%, contro +0.05%.
La sovraperformance si manifesta anche se la frequenza benigna è sostanzialmente identica. Il motivo del divario è spiegato soprattutto con la volatilità rialzista, che non si manifesta nelle altre sedute dell'anno.
Le altre due colonne mostrano il range infragiornaliero dell'indice, prevedibilmente superiore (1.19%, contro 0.93%) alle altre sedute.

Ma non è solo il mercato azionario ad essere influenzato dalle riunioni della Fed. L'oro ad esempio ha manifestato un comportamento simile: lo SPDR Gold Trust (GLD) ha sperimentato nelle sedute del FOMC un ritorno medio superiore a quello tipico (+0.16% contro -0.01%, dal 2012), sebbene la frequenza benigna sia lievemente peggiore di quella tipica (48.8, contro 50.1%). Al contrario di Wall Street, l'oro mostra volatilità in ambo i sensi in occasione dei FOMC Days.
La tabella in basso mostra invece il comportamento del mercato obbligazionario. Osservando il ritorno medio, si evince che qui la Fed abbia scarso impatto: siamo abbastanza vicini alla performance media degli ultimi cinque anni, in termini di iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (TLT). L'impatto si manifesta qui soprattutto osservando il range intraday, molto maggiore del consueto.

* Rocky White per Schaefferresearch.com