Come prepararsi al meglio per il mese di ottobre

- 28/09/2015
OAlcune settimane fa abbiamo rilevato come lo S&P500 abbia chiuso sotto alla media mobile a 20 mesi, di grande rilevanza storica. Dopo aver pubblicato i dati a supporto della nostra tesi, concludemmo evidenziando che gli accresciuti rischi non comportavano una probabilità assoluta. La storia suggerisce come una chiusura da parte dell'indice superiore ai 1991 punti migliorerebbe sensibilmente il quadro tecnico del mercato, specie tenuto conto del sentiment imperante. Ma c'è un'altra prospettiva che ci può aiutare nel comprendere se il mercato è in modalità ribassista: il confronto con il 2011, fino ad ora considerevole, e che condurrebbe ad un minimo per ottobre. È interessante notare come in ambo le occasioni lo S&P sarebbe sceso a partire da una formazione rettangolare in prossimità della quale le quotazioni raddoppiarono: rispettivamente, dal minimo del 2009 e da quello del 2011. Inoltre, allora come oggi, la ripartenza sarebbe avvenuta in concomitanza con l'interessamento della media mobile a 156 settimane (tre anni).
Le analogie non si fermano qui: il primo rimbalzo dopo l'interessamento di questo supporto di lungo periodo si è fermato tre settimane dopo il minimo iniziale sulla media mobile a 80 settimane, con uno sforamento infrasettimanale prima di un ritorno delle vendite, come occorso la passata ottava.
Come era solito avvertire Mark Twain, la storia non si ripete fedelmente, ma sotto forma di rima. Nel 2011 lo S&P scese di un soffio sotto il primo minimo di metà agosto, prima di risalire poderosamente. Dopo aver chiuso sotto la media a 20 mesi, lo S&P sarebbe salito del 10% il mese successivo. Se dunque il mercato non riuscirà a spingersi oltre i 1999 punti, da dove passa la citata media, ecco che la storia non si ripeterà. Ma se lo S&P pizzicherà il minimo di agosto, avremo la nostra rima. Uno scenario che gli investitori dovranno tenere presente, anche se il permanere al di sotto della media a 20 mesi accresce i rischi.
Nel frattempo la volatilità è schizzata verso l'alto. Il VIX ha toccato un massimo intraday a 25.30 punti, nel momento in cui lo S&P ha ripiegato fino al supporto di lungo periodo. È molto probabile che la volatilità continuerà a salire nel prossimo mese di ottobre, specie con la non improbabile prospettiva di uno shutdown del governo e con le incertezze relative al prossimo speaker del Senato, dopo le dimissioni a sorpresa di John Boehner. Opportuno mantenere una visione aperta ad entrambi gli scenari, dal momento che non è ben chiaro se stiamo vivendo una pacifica correzione, oppure un vero e proprio bear market.
* Todd Salomone per Schaefferresearch.com