Come un elevato sentiment neutrale impatta il mercato azionario

- 06/05/2019
S&P500 e Russell2000 hanno raggiunto e superato i livelli chiave sui quali ci siamo soffermati nelle passate settimane. Per la decima volta su 12 lo S&P ha toccato, nel giro di 33 sedute, il precedente massimo intraday dopo aver perduto più del 20% dai massimi, per poi risalire al 2% dal vecchio top.
Come era prevedibile, la Federal Reserve ha lasciato i tassi immutati mercoledì scorso. Nel commento di una settimana fa, la tabella proposta evidenziava come dopo 25 decisioni di non toccare il Fed Funds rate, a partire dalla riunione del FOMC di dicembre 2015, lo SPY sia salito un mese dopo in ben 19 casi, conseguendo un ritorno mediano del +2.2%, e medio del +2.7%.
Ci sono sacche di rischio collegate al sentiment, alla luce delle ricoperture sperimentate sulle società dello S&P, e la persistente accumulazione di posizioni corte sul future sul VIX da parte dei fondi speculativi. Curiosa la posizione espressa dal sondaggio settimanale di American Association of Individual Investors (AAII), che rivela più del 40% di piccoli investitori incerti circa le prospettive future del mercato azionario.
Questo, nel momento in cui lo S&P è reduce da un nuovo massimo storico. Storicamente, una simile combinazione risulta piuttosto bullish. La mia sensazione è che il momentum alimentato dalle ricoperture indurrà il denaro parcheggiato in liquidità, sul mercato azionario.