Comprare coperture (finché sono convenienti)

- 19/10/2015
Il mercato nel complesso si è mosso come atteso, sebbene la volatilità sia risultata superiore alle previsioni. Lo S&P ha sperimentato un lieve pullback, prima di rimbalzare fino alla soglia corrispondente alla base 203 della opzione call, che agisce ora da resistenza. L'andamento del mercato continua a replicare l'evoluzione del 2011: all'epoca, il rally perdurò fino alla fine del mese, quando partì una correzione di quasi il 10% fino a fine novembre. I due grafici qui in basso forniscono una eccellente prospettiva: ad ottobre 2011, a fine mese, lo SPY stava insidiando il livello di chiusura dell'anno precedente. Toccò questo livello, ripiegò fino alla media mobile di breve periodo, ma ruppe verso l'alto alla fine del mese. Una rottura soltanto temporanea, come detto. Se lo SPY rispettasse questo copione, dovrebbe andare non di molto oltre i 205.54 dollari; corrispondenti a 2055 punti di indice.
La domanda che ci si pone è se sia alle porte una correzione, come quella di novembre 2011: è una possibilità da tenere in stretta considerazione. Difatti, considerato il costo di copertura del portafoglio, misurato dal livello del VIX, è inferiore del 50% rispetto ai massimi di agosto, per cui potrebbe essere preso in seria considerazione.
L'utilità dell'hedging è rafforzata dalle considerazioni del ministro del Tesoro Jack Lew in merito al raggiungimento del tetto del debito federale. Nel 2011 gli USA subirono un downgrade del merito di credito, una possibilità che Lew ha rilevato se in Congresso non si dovesse giungere ad un'intesa. La scadenza delle opzioni sul VIX è però incombente, e di solito si assiste ad una fiammata nei giorni immediatamente precedenti: un altro motivo per considerare l'acquisto di copertura.
Questi rischi vanno collocati nel contesto di un estremo di negatività, storicamente compatibile con minimi di mercato e con un miglioramento del quadro tecnico. Una chiusura a fine mese di nuovo sopra la media mobile a 20 mesi (2033 punti) sarebbe non poco incoraggiante. L'esame di un paio di indicatori di sentiment suggerisce che anche a fronte dei rischi citati, la parte peggiore del ribasso si è manifestata fra agosto e settembre, ponendo le basi di un futuro rialzo che si concretizzerà una volta che il pessimismo verrà meno. Due settimane fa, ad esempio, abbiamo commentato la divergenza fra il VIX e lo S&P, con quest'ultimo che a settembre ha raggiunto il minimo di agosto, mentre il VIX è rimasto molto attardato rispetto al massimo di agosto. Si tratta dello stesso pattern visto a marzo 2009.
Un altro indizio circa il culmine raggiunto dal pessimismo, è rappresentato dall'incapacità del put/call ratio di spingersi oltre il precedente massimo; PCR che in termini medi è ora in modalità calante. Questo suggerisce l'opportunità di andare lunghi; non senza aver acquistato coperture di portafoglio.
* Todd Salomone per Schaefferresearch.com