Wall Street
Cosa implica un anno dalla bassa volatilità

Prima della correzione della passata settimana, sembrava che il mercato azionario non conoscesse altra direzione al di fuori di quella rialzista. Il 2017 è stato uno dei due anni, dal 1929, in cui il ripiegamento più pronunciato non ha superato il 3%. Proprio così: per tutto l'anno passato, in qualunque giorno aveste comprato, al peggio avreste subito una perdita del 2.8%, prima di tornare in guadagno. Oggi vorrei soffermarmi sul seguito di annate eccezionali come quella passata.
La tabella in basso mostra gli anni dai drawdown più contenuti per lo S&P500. Alla prova dei fatti, soltanto il 1995 è risultato ulteriormente più benigno per Wall Street. Se il 1996 dunque si ripetesse quest'anno, gli investitori dovrebbero far festa: lo S&P sarebbe salito di un ulteriore 140% nei tre anni successivi, conseguendo un ritorno medio composto annualizzato del 25%, prima del top. Ciò naturalmente non ha escluso occasionali ripiegamenti.

Tuttavia, questa può rivelarsi l'eccezione, anziché la regola. La tabella in basso sintetizza i ritorni negli anni proposti in alto. La borsa ha sperimentato un andamento altalenante, nei primi sei mesi dell'anno successivo, con una performance media del 4.57% e ritorni favorevoli nel complesso soltanto nel 70% dei casi. Tuttavia, dopo un primo semestre stentato, il recupero si è manifestato. L'intero anno successivo ha prodotto ritorni degni di nota.

* Rocky White per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...