Cosa indica la sovraperformance delle midcap?

- 20/06/2018
Mentre il Russell 2000 è su nuovi massimi storici, lo S&P al confronto appare attardato. Si tratta della sovraperformance, quella delle small cap, più consistente dal 2010. Dicono che sia bullish quando a guidare le danze siano le smalle cap perché comprova la preferenza per il rischio da parte dei piccoli investitori. Oggi vedremo se le analisi confermano tale assunto.
Il 30 maggio, la forza relativa a tre mesi del "RUT" ha raggiunto il livello più elevato da marzo 2010. La circostanza precedente è coincisa con un brutto momento per il mercato: lo S&P perse il 6% nei sei mesi successivi, mentre il Russell perse il 7%. Auguriamoci che non si replichi.
A partire dal 1979, ho cercato tutti i casi in cui il rapporto a tre mesi ha toccato quota 1.08. Si parla di ben 33 precedenti. La tabella in basso mostra l'andamento dello S&P500 dopo questi episodi.
Nel breve periodo, si tratta di una configurazione bullish: l'indice dopo un mese sale in media dell'1.52%. Molto meglio della performance media storica (+0.80%). Ma dopo le cose cambiano: dopo tre mesi la performance media cala al +0.82%: peggio del +2.4% conseguito storicamente su questo arco di tempo. Ancor peggio dopo sei mesi: +1.97%, a fronte del +4.93% storico.
Se isolassimo i casi in cui lo S&P viene da una performance assoluta deludente (minore del +5% nei tre mesi precedenti), avremmo una casistica naturalmente più contenuta, ma ancor più significativa: dopo tre o sei mesi lo S&P conseguirebbe un ritorno medio negativo; rispettivamente del -1.74 e del -1.17%...