Cresce il pessimismo, attenzione ai supporti

- 18/01/2022
La Fed è ancora sotto i riflettori, con il mercato che sconta ormai quattro aumenti dei tassi ufficiali quest'anno, e l'avvio della riduzione del bilancio dell'istituto di emissione a partire dal secondo semestre. Stando al governatore della Fed di New York Bill Dudley, la banca centrale americana dovrebbe essere ancora più risoluta. Nel frattempo però il rapporto sulle vendite al dettaglio a dicembre segnala un inatteso rallentamento economico che grava sul mercato.
La buona notizia è che la prospettiva di un irrigidimento incomincia ad essere prezzata dal mercato. Lo si desume dalla tenuta manifestata dai supporti, con lo S&P non andato oltre la trendline che connette i minimi da settembre.
Se lo S&P500 scendesse sotto questo argine, che passa nei prossimi giorni fra 4650 e 4665 punti, con la media mobile a 80 giorni situata poco più in basso a 4600 punti, gli Orsi inizierebbero a prendere il sopravvento.
Nel frattempo il Nasdaq sollecita per la seconda volta la parete inferiore del canale. Si registra un crescente pessimismo fra gli operatori in opzioni, ma prima di conclamare l'Orso bisognerebbe aspettare il test della media mobile a 200 giorni, passante sul Composite da 15000 punti, con quota 14915 che coincide con il massimo di novembre.