Wall Street
Di nuovo in ipercomprato (con una differenza)

Due settimane fa, con la scadenza delle opzioni di ottobre in prospettiva, ho evidenziato l'importanza della base call 255 sullo SPY in termini di consistenza delle posizioni aperte. Secondo le nostre fonti la maggior parte di queste opzioni sono state aperte sul lato corto, il che implica che i venditori di opzioni hanno rinunciato alla possibilità di guadagno sopra i 255 dollari. Come dire che lo SPY è stato "prevenduto" a 255 dollari, il che ne rendeva problematico il superamento prima della scadenza. In effetti quella soglia da allora è stata sollecitata più volte, fino a giovedì.
Soltanto venerdì mattina, dopo la scadenza mensile delle opzioni, i venditori delle call base 255 hanno finalmente mollato la presa. La prospettiva di una approvazione della riforma fiscale hanno indotto un gap al rialzo, e i venditori di call hanno dovuto immediatamente ricoprirsi.
Lo SPY conseguentemente è entrato in ipervenduto, sotto la prospettiva dell'RSI a 14 giorni. L'ultimo episodio simile risale all'inizio di giugno, quando si manifestò una lateralità con orientamento tendenzialmente ribassista. Questa volta riteniamo avverrà l'opposto.

La differenza chiave sta nelle posizioni allo scoperto accumulate sulle società dello S&P. Il rapporto più recente evidenzia un'attività di ricopertura, dopo l'accumulazione della posizione short più massiccia dalle elezioni presidenziali. Il riacquisto delle azioni vendute promette di alimentare ulteriori rialzi del listino di Wall Street.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...