Diffidare del breakout della scorsa settimana?

lCome discusso la scorsa settimana, e mostrato nella figura qui in basso, la call sullo SPY base 250 ospita un massiccio Open Interest. Pertanto, dopo aver superato i 247 e 248 dollari, i venditori di opzioni call base 250 saranno probabilmente costretti a comprare future sull'indice per coprire la loro posizione, creando un contesto favorevole al superamento della resistenza. Più è consistente la posizione aperta sulla base citata, e maggiori dovranno risultare gli acquisti di S&P Future; con prevedibili ripercussioni sulla complessiva tendenza del mercato azionario americano.

L'unico problema è che questo tipo di situazioni, quando si manifestano in una settimana cruciale come quella di scadenza delle opzioni, tendono a coincidere con false rotture; specialmente nell'ambito dei bull market. Non sarebbe azzardato prevedere debolezza per i giorni a venire, in assenza di un catalizzatore di nuovi, genuini acquisti, con gli investitori che ponderano l'esito dell'imminente FOMC.
Sì, perché fra la minaccia nordcoreana, i mal di pancia dell'amministrazione Trump, il tetto del debito federale, la riforma fiscale e sanitaria, e il terrorismo; le notizie che più scuotono il mercato, giungono sempre dalla Federal Reserve. Lo si intuisce chiaramente da come si comporta il mercato dopo le riunioni della banca centrale americana, con le rotture verso l'alto che di solito si concretizzano quando i tassi sono lasciati invariati.
In effetti le probabilità che la Fed agisca sui tassi per la riunione di domani, sono virtualmente nulle. Tuttavia, la signora Yellen rilascerà i nuovi "puntini" delle previsioni per i mesi a venire, e ciò catturerà l'attenzione di tutti; specie se dovesse rilanciare le attese di un aumento alla fine dell'anno: a venerdì sera, questo scenario era prezzato al 56%. Interessante notare come la borsa abbia salutato con favore l'eventualità, segno che una maggiore crescita non farà che sospingere i profitti aziendali.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com