Wall Street
Dobbiamo temere la stagionalità negativa?

Lo S&P500 si è mosso fra le medie a 20 e 50 giorni per tutta la passata settimana, mentre proseguivano le sistemazioni tecniche trimestrali. Nel frattempo gli operatori si chiedevano se il mercato fosse destinato a ripartenza, o se finalmente fosse disponibile a concedere uno sconticino, anche soltanto del 5% dai massimi.
In termini di S&P 500 ETF Trust (SPY), le quotazioni hanno sperimentato un ripiegamento dopo aver conseguito una rivalutazione del 20% da inizio anno, chiudendo a ridosso della parete inferiore del canale che monitoriamo da mesi. Nel frattempo la media mobile a 50 giorni è stata sollecitata a questo punto per l'ottava volta quest'anno. L'unica volta in cui l'argine non ha tenuto, lo S&P è sceso fino alla media a 80 giorni. Ci si chiede se anche questa volta il buy on dips funzionerà.

Nel caso, il supporto inferiore è situato a 4367 punti: qui lo S&P conseguiva un raddoppio rispetto ai livelli infimi di marzo 2020. In caso di cedimento non si scorgerebbero sostegni prima dei 4250 punti.
Stando alla stagionalità, le prossime due settimane sono particolarmente impegnative, con ritorni favorevoli soltanto nel 36% dei casi. Ciò non toglie che da qui ad un mese i ritorni siano risultati perlopiù positivi, storicamente parlando. Per cui tatticamente resterei scettico circa le prospettive di mercato, ma in prospettiva si dovrebbe trattare di una nuova opportunità di ingresso.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...