Wall Street
Dow 16000 (aggiornamento)

In un articolo di quasi due anni fa, si suggeriva un percorso di crescita che avrebbe condotto decano degli indici di Wall Street oltre la soglia allora mitica dei 16.000 punti. Il Dow Jones quotava 13.000 punti; sarebbe sceso di altri mille punti, prima di avviare un boom che l'ha condotto oggi anche oltre i 16.000 punti. Una soglia chiave, per gli equilibri di lungo periodo della borsa americana: siamo giunti finalmente a ridosso della parete superiore del canale ascendente di lungo periodo: il "Gran Canale", come lo definimmo a suo tempo.

L'estremo superiore di questo canale è definito dai massimi del 2000 e del 2007; gli estremi inferiori, dai minimi del 1996, del 2002 e del 2011. È un canale che in tutti questi 18 anni ha magistralmente contenuto l'andamento della borsa americana, se si eccettua la drammatica parentesi della Grande Crisi Finanziaria, peraltro riassorbita in borsa nei mesi successivi.
A 16500 punti, la cautela è raccomandata. Le condizioni sono certamente diverse da quando a fine 2011 AGE Italia assunse una posizione ufficiale ultra-bullish sul mercato (bei tempi: il Dow quotava poco più di diecimila punti...). Non sarebbe clamoroso assistere da questi livelli ad un ripiegamento.
Possiamo sfondare verso l'alto? certo che possibile. Si chiama in gergo tecnico "throw-over". Gli uomini di borsa parlano - tanto per utilizzare sempre il linguaggio gergale - di overshooting: un eccesso speculativo. Non possiamo biasimare chi, avendo seguito i segnali dell'analisi tecnica, adesso passa alla cassa a riscuotere le plusvalenze. Non possiamo escludere una rottura, ma gli eccessi presto o tardi sono sempre riassorbiti.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...