Due motivi per essere ottimisti su Wall Street

- 18/03/2019
La settimana scorsa lo S&P finalmente è riuscito nell'impresa di avere ragione della resistenza a 2815 punti. La previsione è che quest'area continuerà ad essere monitorata in questi giorni, con i trader che punteranno ad un pullback. L'incertezza dovrebbe persistere fino alla riunione del FOMC di mercoledì: si attendono tassi invariati, con gli operatori interessati più alle dichiarazioni a margine da parte del direttore della Fed.
Come sappiamo, questo rimbalzo eccezionale dalla vigilia di Natale è stato trainato dal settore tecnologico. La settimana scorsa, però, settori difensivi come l'Health Care, le Utility e i beni di consumo durevoli hanno alimentato il rally, alimentando sospetti circa la sostenibilità della rottura. Se da un lato si può accettare questa leadership, sulla base della pazienza adottata dalla Fed circa il processo di aumento dei tassi di interesse, che sospinge le società ad alto dividendo grazie alla fuga degli investitori dai Treasury il cui rendimento è in continuo calo; sorvolando sul settore farmaceutico per cui si discute ormai di "Sanità per Tutti", quello che mi concerne è il settore dei Consumer Staples.
Ma ormai il mercato è sospinto dal fattore stagionale: marzo e aprile sono stati negli ultimi vent'anni mesi molto positivi per il mercato. Da quando esiste lo S&P, in questo bimestre la performance media conseguita è pari al +1.44%. Tipicamente marzo incomincia in sordina, e in effetti quest'anno abbiamo pur cominciato sottotono, prima di risalire. Se ci soffermassimo sugli ultimi dieci anni, e sui ritorni di Wall Street successivi alla scadenza trimestrale delle opzioni, scopriremmo che la settimana successiva - vale a dire, quella corrente - lo S&P consegue ritorni medi/mediani lievemente negativi, prima di risalire. Certo si può sospettare che il calcolo sia condizionato dal 2009, quando partì un mostruoso rialzo; ma anche omettendo questo anno, la performance media si mantiene comunque positiva: sicché dovremmo confidare in un rimbalzo dell'1.5% da qui alla fine del mese prossimo.
Per quanto concerne il sentiment, la media a 10 giorni del put/call ratio è salita vistosamente la scorsa settimana, a fronte di nuovi massimi relativi da parte dello S&P: ciò evidenzia che l'ottimismo di breve periodo si sta ridimensionando. Con gli operatori che tendono a preferire le opzioni put alle call, ciò crea lo spazio per ulteriori sorprese verso l'alto nelle settimane a venire; pur dopo un eventuale consolidamento pressoché irrilevante di alcune sedute.