Fondi speculativi pesantemente short di volatilità

- 07/10/2019
Lo S&P500 ha messo in atto il ribasso che avevo anticipato in questa sede una settimana fa, raggiungendo a 2855 punti il target naturale nel momento in cui il VIX avesse superato i 18 punti. Il catalizzatore è stato rappresentato da dati economici inferiori alle attese. Il minimo di agosto però ha tenuto, e ciò ha favorito un rimbalzo. Interessante comunque la risalita del VIX fino a 20 punti: e non tanto perché si trattava di una cifra tonda, quanto perché lì siamo scesi del 20% dalla chiusura del 2018.
Nonostante la fiammata del VIX da 14 a 20 punti nel giro di due settimane, però, il CoT Report settimanale suggerisce che il rischio di ulteriori fiammate è ancora attuale. Il grafico in alto segnala che i fondi speculativi, tipicamente dalla parte sbagliata sui massimi, detengono la posizione short sul VIX Future più consistente da fine aprile / inizio maggio. Quest'anno tipicamente non è stato un buon momento per andare lunghi sul mercato azionario quando i fondi speculativi sono risultati così massicciamente short di volatilità.
Lo S&P rimane alle prese con la soglia di breakeven rispetto ad un anno fa. Un'asticella che nei prossimi giorni calerà vistosamente, alla luce del crollo di mercato dell'ultimo quarto dello scorso anno. Per dire venerdì prossimo, il punto di pareggio sarà collocato a 2.728 punti.
Per coincidenza, venerdì prossimo la soglia di apprezzamento annuale del 10% sarà situata a 3.000 punti: non a caso resistenza in caso di superamento dei 2.950 punti: soglia fatale più volte da ottobre 2018 in avanti. Con la scadenza delle opzioni fra due settimane, uno sguardo alle posizioni in essere sullo SPY conferma l'esistenza di un potenziale trading range fra 2.950 e 3.000 punti.