Wall Street
I due grafici che spiegano il mercato

Ci accingiamo a chiudere il mese di febbraio con lo S&P che tenta ancora una volta di chiudere sopra la media mobile a 36 mesi, dopo averla penetrata ancora una volta nel corso del mese. Questo livello è un crocevia fondamentale per determinare la direzione dei mesi a venire: uno strumento prezioso, in questi tempi di profonda incertezza. È per questo che oggi proponiamo un paio di grafici di lungo periodo: per fare il punto della situazione, senza essere schiacciati dalla enorme volatilità intraday.
Si nota come nel 2011 la media in questione abbia intercettato i minimi di mercato, quando il sentiment era pesantemente condizionato dal downgrade del debito federale USA: un parallelo suggestivo con i giorni nostri, quando molti temono che sia imminente una valanga di downgrade delle compagnie americane che hanno emesso negli anni passati debito junk. Al pari di quasi cinque anni fa, i timori potrebbero rivelarsi eccessivi e infondati.

Passando al grafico giornaliero, l'andamento di questi ultimi due mesi ricorda l'andamento di agosto-settembre dello scorso anno: una possibilità che abbiamo evidenziato già alcune settimane fa. Qualche giorno fa le quotazioni hanno esitato davanti alla media a 40 giorni, successivamente scavalcata con successo.

I Tori sperano che questa configurazione continui a manifestare i suoi effetti nel mese entrante, così come il doppio minimo della scorsa estate si sviluppò appieno nel glorioso mese di ottobre. Se ciò si manifestasse, lo SPY potrebbe arrampicarsi fino a 207 dollari, grazie anche alla ricopertura delle correnti posizioni corte.
Infatti il mercato delle opzioni segnala che il pessimismo ha ormai raggiunto un culmine, a giudicare dalla svolta sulla media a 10 giorni del put/call ratio azionario, reduce dai livelli più elevati perlomeno dal 2009.

Inoltre, il rilascio delle statistiche bimensili sulle posizioni allo scoperto, conferma la riduzione dello short in essere sulle compagnie dello S&P. I ribassisti stanno perdendo denaro, e potrebbero essere indotti a ricoprirsi frettolosamente, alimentando il rialzo del mercato.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...