Wall Street
I fondi hedge alimentano il balzo della volatilità

Affrontiamo dunque la settimana di scadenze tecniche di settembre. Al pari dello scorso anno, anche nel 2016 è prevista una riunione del FOMC nel pieno dell'ottava, con lo SPY (SPDR S&P 500 ETF Trust) che poggia giusto su una importante base put: la 210, dove si annidano oltre 190.000 contratti. La riunione del braccio operativo della Fed è da tempo attesa, dopo che i recenti commenti hanno accresciuto l'aspettativa di un incremento dei tassi di interesse ufficiali. Ciò che i giornali hanno trascurato di ricordare, è che la Fed resta dipendente dai dati economici: e questo fa la differenza, dal momento che dopo il vertice di Jackson Hole i dati sono stati tutt'altro che esaltanti, allontanando la prospettiva di un inasprimento del costo del denaro.
Fino a venerdì, perlomeno, quando borsa e titoli di Stato sono precipitati sulle dichiarazioni del membro del FOMC Eric Rosengren, il quale ha rilevato come gli Stati Uniti siano rimasti immuni dalle turbolenze d'Oltreoceano, per cui l'economia potrebbe affrontare un aumento dei tassi da tempo atteso. Le aspettative si sono immediatamente impennate.
Il tonfo del mercato è equivalso ad una fiammata della volatilità, con il VIX ritornato finalmente sopra i 14 punti, dopo un insuccesso in tal senso per tutto il mese di agosto. Per chi non lo ricordasse, si trattava di una resistenza pari alla metà del massimo del 2016. Ciò suggerirebbe l'opportunità di comprare put sullo SPY, o di andare lunghi sul future sul VIX, allo scopo di proteggere il proprio portafoglio; specialmente nei correnti tempi di incertezza.

Dunque da un lato diversi governatori della Fed suggeriscono la probabilità di un aumento dei tassi. Dall'altro, il mercato non ci crede più di tanto: a meno di una settimana dalla riunione del FOMC, questa probabilità è prezzata a meno del 25%. Ciò indica come una simile eventualità sarebbe una vera sorpresa, che impatterebbe significativamente sul mercato.
Nel frattempo, i fondi hedge restano pesantemente short sul VIX, e anche questa volta sembra che saranno dalla parte sbagliata. Ciò potrebbe provocare una furiosa corsa alle ricoperture, con l'indicatore di volatilità a quel punto destinato a schizzare fino a 20-21 punti, se non fino ai massimi di giugno a 26-27 punti.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...