I fondi speculativi scommettono sul rialzo del VIX

- 20/03/2018
La massiccia presenza di opzioni call sullo SPY base 280 ha impedito allo S&P500 di scavalcare quota 2800 punti: le vendite short di future a copertura hanno impedito il breakout. Di buono c'é che la scadenza delle opzioni di marzo ha livellato il terreno, rimuovendo l'ostacolo a 280 dollari qualora lo SPY si riavicinasse nei prossimi giorni. Viceversa, se si tracciasse una linea che connettesse i minimi dello S&P di febbraio e di inizio marzo, nonché i massimi di fine gennaio e fine febbraio, entrambe convergerebbero a quota 2740 punti. La violazione di questo supporto spingerebbe l'indice verso il minimo poco sotto i 2700 punti.
Lo smantellamento del pessimismo fra gli operatori in opzioni è un elemento a favore dei Tori nei giorni a venire: la media a 10 giorni del put/call ratio sta puntando verso il basso, dopo aver conseguito un massimo plurimensile. Un Orso potrebbe argomentare che il mercato è stato finora incapace di alimentare un rialzo, malgrado la riduzione di questa paura. È sensato, ma al tempo stesso è più proficuo quando questo smantellamento occorre con gli indici a ridosso di potenziali supporti; e non quando si trovano a ridosso delle resistenze.
Domani mattina scadono le opzioni sul future sul VIX. Mercoledì è sotto i riflettori anche per la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), chiamato a pronunciarsi sui tassi. Secondo il mercato a termine, sussiste una probabilità del 94% che il Fed funds rate venga incrementato di 25 punti base. Casomai l'attenzione degli investitori è sulle proiezioni economiche e sulle prospettive di ulteriori aumenti del costo del denaro. Facile prevedere un aumento della volatilità man mano che la riunione si avvicinerà.
I fondi speculativi nel frattempo continuano a puntare su una crescita del VIX, stando alle indicazioni del Commitments of Traders (CoT) report. Come ho già rilevato nel passato, questo gruppo di investitori tende ad essere dalla parte sbagliata quando assume posizioni estreme. Da notare qui in basso come abbiano ammassato la più ampia posizione short, siubito prima del boom di volatilità di fine gennaio/inizio febbraio. Ora, sono vicini alla più grande posizione long di sempre, dopo essersi abbondantemente ricoperti.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com