Il bottom è un processo, non un evento

- 30/03/2020
Sulla scia di un ribasso di proporzioni storiche - sia in termini di profondità che di durata - lo S&P500 ha messo a segno un rialzo a doppia cifra percentuale la passata ottava, grazie ai progressi compiuti sul fronte della liquidità dopo gli interventi della Fed, e sul fronte fiscale dopo il varo da parte del Senato americano di una manovra da due trilioni di dollari. Il dubbio casomai a questo punto verterà sulla durata di questo rally, e se siano sufficienti le misure adottate.
Non mancano le incertezze, e questo spiega perché sia irrealistico aspettarsi un VIX che mestamente ritorni all'interno dell'antico range dei 12-20 punti. Nel frattempo lo S&P500 è tornato sopra la media a 80 mesi: sarà interessante verificare se domani sera la circostanza sarà confermata. Allo stesso tempo, però, l'indice rimane sotto la media a 36 mesi, che come si ricorderà ha agito da supporto in diverse occasioni durante gli anni passati, e che ora funge da resistenza.
A coloro che sostengono che una settimana fa sia stato conseguito un minimo definitivo, vorrei ricordare che il bottom è un processo, non un evento: per cui si potrebbero rendere necessari mesi, prima di assistere ad una definitiva ripartenza. Vero anche è che alcuni indicatori di sentiment hanno raggiunto livelli depressi, per cui bisognerebbe essere preparati ad ogni evenienza.
Nel frattempo il put/call ratio azionario, nella versione media a 10 giorni, ha svoltato verso il basso dopo aver raggiunto un massimo pluriennale. Di solito questo è un buon momento per comprare azioni, anche se in passato ci sono stati ripiegamenti di alcuni giorni, seguiti da una ripartenza verso l'alto da parte del rapporto; con conseguente ulteriore declino del mercato.
Un altro indicatore che uso è il posizionamento dei fondi hedge sul future sul VIX. Gli speculatori professionali sono notoriamente dalla parte sbagliata sugli estremi di mercato. In questo caso erano short per 170 mila contratti alla fine di gennaio, e questo ha anticipato una fiammata senza precedenti da parte della volatilità. Ora che al contrario hanno ricoperto quasi tutte le posizioni corte sul VIX, non ci sarebbe da meravigliarsi se la volatilità iniziasse a puntare verso il basso, riflettendo quantomeno un processo di formazione di una base da parte del mercato azionario.