Wall Street
Il massiccio short è il tema dominante di inizio anno

Non sono mancati i market mover in questi primi giorni del nuovo anno. L'inizio è stato arrembante, con Wall Street risalita dopo il nuovo taglio del margine di riserva obbligatoria da parte della PBoC. Lo S&P500 è salito ad un nuovo massimo storico, la tecnologia ha continuato a dominare i listini. Ma poche ore dopo i mercati sono tornati sui loro passi, dopo la notizia dell'eliminazione di un generale iraniano da parte degli Stati Uniti. Una possibile escalation militare ha indotto un esponente della Fed a citare l'evento come potenziale di rischio, mentre altri hanno paventato una risalita dell'inflazione. Ma lo S&P, sostenuto da acquisti di denaro parcheggiato, ha reagito prontamente...

Con la media a 10 giorni del put/call ratio azionario ai minimi da metà 2014, il primo rischio per gli investitori è il sentiment euforico fra i trader di breve periodo. Come ho commentato una settimana fa, se dovesse sopraggiungere un evento infausto nel momento in cui questa media si colloca su livelli contenuti, potrebbe indurre un ridimensionamento di entusiasmo, e dunque un ribasso di mercato.
Ma il mercato tiene. Evidentemente gli operatori si fidano delle rassicurazioni della Federal Reserve, con Powell che ha precisato che aumenti dei tassi di interesse non sopraggiungeranno prima di un rincaro sostanziale e persistente dei prezzi al consumo. Tanto basta, per ora.
Dopotutto lo short interest sulle società dello S&P500 rimane su massimi plurimensili, e non si scorge alcun indizio di ricopertura. Se i ribassisti dovessero seriamente iniziare a ricoprirsi, ne vedremmo delle belle.
D'altro canto, sussiste al contempo anche una massiccia posizione sul future sul VIX. Se il downtrend di volatilità dovesse essere spezzato, con la violazione della trendline discendente, lo S&P sarebbe destinata a scivolare fino a 3150-3170 punti.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...